Libro di Giosuè
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Antico Testamento |
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Ebraico, Protestante, Cattolico, Ortodosso
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Deuterocanonici (non canonici per ebrei, canonici per cattolici e ortodossi, apocrifi per protestanti)
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Ortodosso
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Copto |
Siriaco (Peshitta) |
Progetto Religione uso tabella |
Il libro di Giosuè viene dopo il Pentateuco e descrive le imprese di Giosuè, successore di Mosè e capo degli ebrei, nella conquista della terra di Canaan. All'inizio del libro il Signore ordina a Giosuè di attraversare il Giordano e di prendere possesso della terra promessa, compresa fra il deserto, il Libano, l'Eufrate e fino al Mar Mediterraneo, di obbedire alla legge di Mosè e di essere forte e coraggioso.
Indice |
[modifica] La prostituta Raab
Giosuè invia due spie nel territorio di Gerico, città nemica. Come prima cosa essi passarono la notte a casa di una prostituta, Raab. Venutolo a sapere il re di Gerico, intima alla donna di consegnare i due uomini, ma Raab li nasconde e lo inganna dicendo che sono fuggiti. Passato il pericolo immediato, Raab racconta ai due uomini che la fama dell'esodo degli ebrei, della loro protezione divina e dello sterminio degli Amorrei ha riempito di terrore gli abitanti e fa giurare ai due uomini che risparmieranno la sua vita e quella della sua famiglia, e in cambio li fa fuggire attraverso le mura della città.
[modifica] Il passaggio del Giordano
Rientrati gli esploratori all'accampamento ebraico vengono compiuti diversi riti religiosi accompagnanti da miracoli: al passaggio dell'arca dell'alleanza le acque del Giordano si fermano e il popolo d'Israele può attraversare il fiume all'asciutto. L'arca viene fermata in mezzo al fiume e 12 uomini, uno per ciascuna tribù d'Israele, prende una pietra come memoriale del passaggio miracoloso. Terminato il passaggio le pietre vennero erette a Galgala, in prossimità di Gerico. Qui Giosuè fa circoncidere tutto il popolo di Israele, composto esclusivamente da persone della generazione successiva a quella che era stata schiava in Egitto. Dopo la circoncisione venne celebrata la pasqua ed ebbe termine la manna dal cielo. Giosuè fa un incontro misterioso: vede davanti a sé un uomo con la spada sguainata, che afferma di essere il capo dell'esercito del Signore, e Giosuè gli rende omaggio prostrandosi con la faccia a terra.
[modifica] Le mura di Gerico
Gli israeliti cingono d'assedio la città di Gerico: ubbidendo all'ordine del Signore i soldati ebrei fanno per sei giorni un giro attorno alle mura della città. Al settimo giorno i soldati fanno sette giri e poi sette sacerdoti, con sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca dell'alleanza, avanzano suonando con l'avanguardia che li precede e la retroguardia che segue l'Arca, facendo ancora una volta un giro delle mura con il popolo che assiste in silenzio. Questo rito viene ripetuto per sette giorni. Nell'ultimo giorno anche l'arca fa sette giri e, dato fiato alle trombe, il popolo lancia il grido di guerra e le mura di Gerico crollano. La popolazione è votata allo sterminio completo, tranne la casa di Raab, e gli oggetti preziosi sono consacrati al Signore.
Nel saccheggio alcuni israeliti si impossessano di oggetti. Il Signore si adira e gli ebrei vengono sconfitti in scontri con le popolazioni locali. Il Signore comunica a Giosuè che, per riavere il favore divino, dovrà sterminare i colpevoli fra il popolo. Scoperto il trasgressore attraverso sorteggi successivi egli viene lapidato e bruciato, assieme a tutta la sua famiglia.