Letteratura ucraina
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La letteratura ucraina ha una storia millenaria. Il suo inizio risale ai tempi della Rus' di Kiev. Ma già dal IX secolo si era sviluppata una produzione orale di cui ci è testimone il Manoscritto Nestoriano. Mentre un capolavoro della poesia è il Canto della schiera di Igor che raggruppa tutte le migliori opere poetiche della tradizione popolare di quell'epoca.
Fra gli scrittori del periodo medioevale emergono Ivan Vishenskiy, Meletiy Smotrytzkiy, Feofan Prekopovic ed altri. Mentre il massimo esponente del periodo barocco è il poeta e filosofo Gregoriy Skovoroda (1722-1794) che ha viaggiato in Ucraina e in Europa centrale. Nel corso dei suoi studi di filosofia si pone il problema della felicità, felicità che secondo lui consiste nella rivelazione della sostanza divina dell'uomo e nella pratica della virtù.
Alla fine del XVIII secolo con Ivan Kotliarevskiy si assiste al rinnovamento dell'antica lingua della letteratura ucraina per dare inizio alla nuova tradizione letteraria, che è quella contemporanea. Ivan nella sua opera "Eneyida" rispecchia con tono umoristico e satirico la vita quotidiana ucraina.
Nel XIX secolo si diffonde il nazionalismo, e "Kobzar", una raccolta di poesie di un illustre poeta ucraino Taras Shevchenko, pubblicata nel 1840, ha di fatto rappresentato l'indipendenza letteraria e intellettuale del popolo ucraino. La sua produzione ha dato un significativo contributo allo sviluppo della letteratura ucraina, non solo nella poesia ma anche nella prosa e nella dremmaturgia. La poesia di Scevchenko è stata anche un'importante tappa per lo sviluppo della lingua letteraria. Scevchenko ha cioè completato quel processo di formazione della nuova tradizione letteraria cominciata da Kotliarevskiy. Il nome di Taras Scevchenko è diventato il simbolo della cultura ucraina nel mondo, come Shakespeare, Goethe o Pushkin.
