La stanza del vescovo (film)

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La stanza del vescovo
Ugo Tognazzi e Ornella Muti in una scena del film
Titolo originale:	La chambre de l'eveque
Lingua originale:	{{{linguaoriginale}}}
Paese:	Francia/Italia
Anno:	1977
Durata:	110'
Colore:	colore
Audio:	sonoro
Rapporto:
Genere:	commedia, drammatico
Regia:	Dino Risi
Soggetto:	Piero Chiara
Sceneggiatura:	Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Piero Chiara, Dino Risi
Produttore:	Giovanni Bertolucci
Produttore esecutivo:	{{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione:	{{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia):	{{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard:	{{{nomestoryboard}}}
Art director:	{{{nomeartdirector}}}
Character design:	{{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design:	{{{nomemechadesign}}}
Animatori:	{{{nomeanimatore}}}
Interpreti e personaggi
Ugo Tognazzi: Temistocle Mario Orimbelli Ornella Muti: Matilde Scrosati in Berlusconi Patrick Dewaere: Marco Maffei Lia Tanzi: Landina Gabriella Giacobbe: Cleofe Berlusconi In Orimbelli Katia Tchenko: Charlotte Karina Verlier: Germaine Franco Sangermano: Giudice Istruttore Mazzoleni Marcello Turilli: Angelo Berlusconi Piero Mazzarella: Brighenti Renzo Ozzano: Brigadiere
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
Episodi:
Fotografia:	Franco Di Giacomo
Montaggio:	Alberto Gallitti
Effetti speciali:
Musiche:	Glenn Miller, Parish, Armando Trovajoli
Tema musicale:	{{{temamusicale}}}
Scenografia:
Costumi:
Trucco:
Sfondi:	{{{nomesfondo}}}
Premi:
David di Donatello nel 1977 per la miglior sceneggiatura
Sequel:	{{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film

La stanza del vescovo è un film diretto dal regista Dino Risi tratto dal romanzo omonimo di Piero Chiara.
La pellicola ha per protagonisti Ugo Tognazzi, Ornella Muti e Patrick Deweare e vanta la partecipazione tra gli altri di Lia Tanzi e Carlo Mazzarella.

[modifica] Trama

Il Maffei ritornato in Italia dopo essere riparato in Svizzera per non combattere la Seconda Guerra Mondiale, girovagando sul Lago Maggiore si imbatte casualmente nell'Orimbelli, ambiguo personaggio anche lui appena ritornato dopo dieci anni di assenza.

Invitato dall'Orimbelli nella sua abitazione detta "Villa Cleofe", il Maffei conosce l'attempata moglie e la giovane e bella cognata vedova. Oltretutto trascorre la notte nella stanza del vescovo dove viveva durante le vacanze un prozio della moglie stessa, morto in circostanze misteriose anni prima.

Tra i due uomini nasce un rapporto che prima li porterà entrambi ad alcune avventure piccanti, poi quando l'Orimbelli intuisce un certo interesse del Maffei per la cognata Matilde, confessa al più giovane amico che esiste già una relazione segreta tra la giovane donna e lui. Finché un giorno la moglie dell'Orimbelli muore annegata. La cosa permetterà che si celebri il matrimonio tra i due presunti amanti.

Il finale sarà molto drammatico con la scoperta della colpevolezza dell'Orimbelli nella morte della prima moglie, il suo conseguente suicidio nella stanza del vescovo e per ultimo il rifiuto del Maffei, sempre spettatore di tutta la vicenda ad andare a vivere con Matilde nonostante l'attrazione reciproca che in tutto il film si intuisce.

[modifica] Ambientazione

• Il luogo centrale della storia è presso la località di Baveno, a differenza del libro dove si parlava di Oggebbio.