Kurt Diemberger
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Kurt Diemberger (Villach, 16 marzo 1932) è un alpinista austriaco.
È l'unico alpinista ancora in vita ad aver scalato due ottomila in prima assoluta.
Nel settembre del 1956 effettua la sua prima grande impresa. Sale la parete nord del Gran Zebrù, una montagna nel gruppo dell'Ortles. L'impresa suscita scalpore nel mondo alpinistico perché Diemberger è il primo uomo a riuscire a superare la famosa meringa di ghiaccio, un'enorme cornice di neve e ghiaccio che sporgeva dalla vetta.
Nel 1957 effettua la prima salita al Broad Peak in Himalaya, mentre nel 1960 compie l'ascesa al Dhaulagiri. È anche l'ultima persona a vedere l'alpinista austriaco Hermann Buhl in vita, prima che cadesse da una cornice nevosa durante la loro ascesa alla vetta del Chogolisa.
Nel 1986 un'altra tragedia lo coinvolge. Il 4 agosto, Diemberger e la sua compagna Julie Tullis stanno affrontando il K2. Riescono a raggiungere la sommità, ma ad un'ora gia avanzata. Poco dopo l'inizio della discesa Julie scivola trascinando con se Diemberger. Fortunatamente riescono a fermarsi ma sono costretti a trascorrere la notte in un bivacco ad oltre 8,000 metri. Il giorno seguente riescono a raggiungere il campo IV dove però sono costretti a rifugiarsi in una tenda con altri sei alpinisti che erano stati sorpresi da una violenta bufera. Il bivacco forzato si rivelerà fatale per Julie, probabilmente deceduta a causa del mal di montagna, e per altri cinque alpinisti del gruppo. Solo Diemberger ed un altro alpinista riusciranno a salvarsi.
Diemberger, ad oggi, è un apprezzato conferenziere e autore di molti libri e film sulle montagne.