Kingdom Come
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Titolo originale | Kingdom come |
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Testi | Mark Waid |
Disegni | Alex Ross |
Editore | DC Comics – Elseworlds |
1ª edizione | 1996 |
Albi | 4 (completa) |
Formato | 17 cm × 26 cm |
Editore it. | Play Press |
DC Comics / Elseworlds | |
Kingdom Come ("Venga il tuo regno") è una storia a fumetti ambientata in un ipotetico futuro dell'universo DC, pubblicata sotto l'etichetta Elseworlds. Scritta da Mark Waid e disegnata da Alex Ross, narra di uno scontro fra Superman, Wonder Woman, Batman e gli altri supereroi della "vecchia guardia" e una nuova generazione di giustizieri, anch'essi dotati di superpoteri.
Alex Ross ha realizzato i disegni con una tecnica pittorica e Waid ha presentato la storia da un punto di vista esterno: le vicende sono narrate come l'esperienza di un osservatore che non è uno dei supereroi coinvolti.
[modifica] Trama
Norman McCay, un pastore, riceve poteri profetici da Sandman. Si ritrova quindi coinvolto in vicende che cambiano il mondo. I figli e i nipoti dei supereroi degli anni quaranta sono infatti dei violenti che non si curano dell'incolumità delle "persone normali" e passano il tempo combattendo tra loro e portando distruzione nelle città. In uno di questi scontri il supereroe Magog, che anni prima aveva superato Superman in consenso da parte dell'opinione pubblica, provoca una esplosione nucleare nel mezzo del Kansas.
Wonder Woman decide quindi di chiedere aiuto a Superman, ritiratosi da tempo, per riuscire a raggruppare le nuove generazioni sotto il suo influsso carismatico. L'uomo d'acciaio inizia quindi a calmare gli animi, spiegando ai giovani quali fossero gli ideali che spingevano la sua generazione ad aiutare il prossimo. Sfortunatamente un certo numero di "supereroi" non vuole seguire le regole e Superman si trova costretto a costruire una speciale prigione in cui rinchiuderli.
A causa delle losche manovre di Lex Luthor, nella prigione scoppia una rivolta e si arriva allo scontro tra la fazione di Superman e quella dei ribelli.
Temendo per l'incolumità della popolazione, anche a causa del terrore creato negli anni dai giovani con superpoteri, le Nazioni Unite decidono di lanciare un attacco con armi nucleari appositamente costruite nella speranza di spazzare via tutti i "superumani" in un colpo solo.
Durante la battaglia interviene anche Batman al comando di un gruppo di soldati robot: l'uomo pipistrello aveva finto un'alleanza con Luthor per scoprire i suoi piani e cerca di bloccare il conflitto. Si scontra però con Wonder Woman, ormai lasciatasi andare alla propria feroce indole amazzone.
A decidere della sorte degli uomini del domani è Capitan Marvel, che sta combattendo contro Superman a causa di un lavaggio del cervello fattogli da Lex Luthor. Capitan Marvel riesce a liberarsi dal condizionamento mentale e decide di far detonare la bomba, lasciando in vita solo quei pochi che riescono a creare una barriera difensiva contro le radiazioni.
La vicenda si conclude con Norman McCay che riesce a calmare Superman che, furioso per lo sterminio, stava tentando di distruggere la sede dell'ONU. Superman realizza quindi che i supereroi devono tornare ad aiutare le persone quando queste chiedono il loro aiuto, senza imporre la propria presenza o le proprie decisioni grazie ai grandi poteri di cui dispongono.
L'epilogo della storia presenta Diana (Wonder Woman), Clark Kent e Bruce Wayne che si ritrovano, riallacciando le vecchie amicizie. Superman e Wonder Woman aspettano un figlio e chiedono a Batman di essere uno degli insegnanti del nascituro, in modo da poterlo formare anche con l'influenza di un essere umano privo di superpoteri.
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