K 313
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Il concerto per flauto e orchestra in Sol maggiore K 313, scritto da Mozart tra il gennaio e il febbraio del 1778 a Mannheim, è un classico esempio di musica mozartiana. Esso è infatti caratterizzato da semplicità ed eleganza. Con questa composizione Mozart dà allo strumento solista la possibilità di esprimere il suo fantastico repertorio con continue scale e con particolari "giochi musicali" in grado di esaltare le caratteristiche foniche di questro strumento a fiato. Anche in questa partitura il compositore salisburghese non tralascia il fondamentale compito dell'orchestra, affidando a questa una parte molto importante, non solo di semplice accompagnamento, ma di vero e proprio sostegno. Mozart scrisse questo concerto per flauto, come del resto il concerto K 314 e i quartetti con flauto K 285, K 285a e K 285b per il committente olandese De Jean, un musicofilo assai appassionato di questo strumento. L'organico di quest'opera è il classico dei concerti mozartiani: due oboi, due corni in sol, gli archi (violini primi e secondi, viole, violoncelli e contrabassi) e naturalmente lo strumento principe di questo concerto: il flauto traverso. Il concerto è diviso in tre movimenti: il primo è un allegro maestoso in Sol maggiore (4/4); il secondo è un adagio ma non troppo in tonalità Re maggiore (4/4); il terzo movomento, invece, recupera la tonalità del primo movimento: è infatti in Sol maggiore, ed è un rondo a tempo di minuetto (3/4). Una particolarità di questo concerto è che il secondo movimento cambia in parte l'organico: infatti in luogo degli oboi vengono posti due flauti, probabilmente per dare un suono più melodico e dolce, non ottenibile con il suono nasale dell'oboe. Ovviamente in queso secondo movimento, i corni assumono la tonalità di re maggiore. L'allegro maestoso si sviluppa su due temi, così come l'adagio ma non troppo; il rondo invece è costruito su di un solo tema.