Iskra
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Iskra (in russo Искра, cioè scintilla) era un giornale degli emigrati russi socialisti, organo di stampa ufficiale del Partito Operaio Socialdemocratico Russo. La prima edizione fu pubblicata a Lipsia nel 1900. Altre edizioni furono pubblicate a Ginevra, Monaco di Baviera e Londra. Inizialmente il giornale era gestito da Lenin. Nel 1903, dopo la scissione del partito, Lenin lasciò la redazione e Iskra passò sotto il controllo dei menscevichi, e gestito da Georgij Plechanov fino al 1905. La tiratura media era di 8000 copie.
Il motto di Iskra era "Da una scintilla scoppierà un incendio" ("Из искры возгорится пламя"), che era un verso contenuto in una risposta[1] che Vladimir Odoevsky indirizzò a Puškin, che aveva scritto una poesia dedicata ai Decabristi anti-zaristi imprigionati in Siberia[2].
Le seguenti personalità, facenti parte della redazione originaria del giornale, furono tra i protagonisti della Rivoluzione d'ottobre del 1917:
- Lenin
- Georgij Plechanov
- Vera Zasulich
- Pavel Axelrod
- Julius Martov
- Aleksandr Potresov
In seguito, anche Lev Trotsky fece parte della redazione di Iskra.
[modifica] Note
- ^ (RU) La poesia di Odoevsky. URL consultato il 13 novembre 2007.
- ^ (RU) La poesia di Puškin. URL consultato il 13 novembre 2007.
[modifica] Bibliografia
- Trotsky L (1930), La mia vita, versione inglese dal sito www.marxists.org
- Dizionario enciclopedico sovietico
[modifica] Voci correlate
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