Instructional Design
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L' Instructional Design, traducibile in italiano con Progettazione della Formazione è l'arte e la scienza dell'elaborazione di dispositivi multimediali per la formazione.
Con l'avvento del World Wide Web, l'Instructional Design ha vissuto una sostanziale modifica. Oggi l'Instructional Designer (ID) è una delle molteplici professioni della galassia Internet, così come il Web Designer. Rispetto a quest'ultimo, la differenza è che l'ID è specializzato nell'implementazione e realizzazione di corsi di formazione.
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[modifica] Caratteristiche generali
L'ID nacque come teoria dell'istruzione programmata, volta alla costruzione di macchine per insegnare.
La base scientifica era fornita dal comportamentismo. A partire dagli anni '60, il modello mentale di questi approcci divenne il cognitivismo. La mente umana funziona come un computer, cioè è un elaboratore di informazioni, l'apprendimento è misurabile quindi come memorizzazione delle informazioni provenienti dall'esterno.
Con l'avvento di Internet come new media, il modello dell'ID è stato trasferito sul Web. Dall'Instructional Design sono derivate infatti la concezione dei dispositivi dell'e-learning e la loro gestione. La "macchina per insegnare" è oggi la piattaforma web, una macchina virtuale fatta interamente di html e di grafica. L'Istructional Designer ha smesso i panni dell'ingegnere e ha indossato quelli del progettista della formazione. La sua professione si è integrata, per non dire fusa, con quella dell'esperto di e-learning.
Oggi un dispositivo per la formazione assistita dal computer è formato da:
- una piattaforma e-learning
- un gruppo di allievi
- uno o più tutor
- il contenuto didattico
- i percorsi pedagogici
- un meccanismo di validazione delle conoscenze acquisite.
[modifica] Sistemi di analisi
- LAMS (Learning Activity Management System), ideato da James Dalziel
- L'approccio ADDIE
[modifica] L'approccio ADDIE
Per approfondire, vedi la voce Modello ADDIE. |
Il modello di creazione di percorsi pedagogici più conosciuto è certamente ADDIE. Non si conosce l'esatta origine di questa sigla. Di sicuro, non è riconducibile ad un autore ufficiale, si sa solamente la sua data di nascita: il 1975. Secondo alcuni, ADDIE è nato nella Università statale della Florida[1], mentre altri ritengono che sia un termine comune, un acronimo che si è sviluppato col tempo[2][3]
L'acronimo è composto dalle parole chiave che scandiscono le cinque fasi su cui si sviluppa il modello:
- Analysis (analisi): analisi del profilo dell'allievo e dei contenuti da comunicare.
- Design (progettazione): definizione degli obiettivi pedagogici e selezione di un approccio pedagogico.
- Development (sviluppo): scrittura dello storyboard e sviluppo dei materiali multimediali.
- Implementation (implementazione): diffusione ed integrazione dei materiali in una piattaforma.
- Evaluation (valutazione): valutazione del gradimento da parte degli allievi, verifica che gli obiettivi di apprendimento siano stati raggiunti, valutazione del ritorno economico dell'investimento.
[modifica] Note
- ^ ADDIE
- ^ http://idxchange.blogspot.com/2005/05/who-crafted-addie-model.html
- ^ Vedi la voce sulla ricerca di Michael Modlenda - in inglese.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Società Internazionale per l'avanzamento dei risultati dell'apprendimento
- (EN) Fondazione LAMS
- (EN) Biblioteca di TC: Instructional Design
- (EN) Pedagogia semantica
- (EN) Rivista delle tecnologie della formazione e della formazione a distanza
- (EN) Risorse di Instructional Design, dal libro L'uomo che ha imparato! Risorse di e-Learning