Impero d'Etiopia
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L'Impero d'Etiopia, anche conosciuto come Abissinia è stato un impero africano fondato intorno al 1270 quando Yekuno Amlak spodestò l'ultimo sovrano della dinastia Zagwe, e dando origine alla dinastia Salomonica, così chiamata per via della reclamata discendenza dal re Salomone.
Yekuno Amlak assunse quindi il titolo di nəgusä nägäst (ንጉሠ ነገሥት), ovvero Re dei Re. Governato quasi ininterrottamente dall'etnia Habesha (da cui appunto il nome Abissinia), l'Impero Etiope riuscì a respingere gli eserciti arabi e turchi e ad avviare amichevoli relazioni con diversi paesi europei e ad evitare anche la colonizzazione durante il XIX secolo.
Nel 1935 l'Italia invase l'Impero Etiope con una guerra condannata dalla Società delle Nazioni. Il territorio entrò così a far parte dell'Africa Orientale Italiana fino al 1941 quando il paese fu liberato dagli Alleati.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale all'Impero vennè assegnata l'Eritrea, che rimase unita all'Etiopia fino al 1993.
Nel 1974 una giunta militare marxista-leninista filo-sovietica, il Derg, guidata da Mengistu Haile Mariam, mise fine al regno di Haile Selassie, imprigionato e morto nell'agosto dell'anno successivo in circostanze ancora non chiarite, forse perché gli erano state negate le cure mediche necessarie.
La monarchia venne ufficialmente abolita il 12 marzo 1975.
Mengistu Haile Mariam, deposto nel 1991, fuggito in Zimbabwe, presso il suo amico Robert Mugabe e sarà condannato nel 2006 in contumacia da un tribunale etiope per genocidio.