Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
[modifica] Attività Internazionale
E' l'anno che precede la Coppa del Mondo 2003. Tre nazionali dominano la scena: Francia (vincitrice del Sei Nazioni, con il primo Grande Slam nella nuova formula a sei squadre), Nuova Zelanda (vincitrice del Tri Nations) e Inghilterra (capace di battere in 3 settimane Nuova Zelanda, Australia e Sudafrica.
Negli altri tornei contnentali, soprendente vittoria della Corea del Sud in Asia, conferma dell'Argentina in Sudamerica e sofferta vittoria della Italia in Africa.
[modifica] Tornei per Nazioni
[modifica] Qualificazioni mondiali
E'l'anno clou per le qualificazioni mondiali, in cui si assegnano 10 dei 12 posti non assegnati per diritto.
- Europa: Al termine di un lungo processo partito nel 2000, si disputano i gironi finali Europei. Si qualificano agevolmente Italia, Romania, Irlanda e Georgia. La Russia, si qualifica per ripescaggi, ma verrà squalificata all'inzio del 2003 a favore della Spagna.
- Americhe: Qualificata di diritto l'Argentina, il Cile supera la serie di preliminari ed accede al girone finale dove però è superato da Uruguay, Canada (qualificate) e Stati Uniti (ai ripescaggi)
- Asia: faile qualificazione per il Giappone con la Corea del Sud ai ripescaggi
- Africa: il girone finale corrisponde all'Africa Cup 2002 con sofferta vittoria di misura per la Namibia sulla Tunisia
- Oceania: Figie Samoa si qualificano direttamente, mentre Tonga, terza classificata nella Poula "A", si gioca la qualificazione ai ripescaggi con la vicnente della Poule B, ossia Papua Nuova Guinea.
[modifica] Test di metà anno
A metà anno è tradizione che le selezioni di "rugby a 15", europee in particolare, ma non solo, si rechino fuori dall'Europa o nell'emisfero sud per alcuni test. Si disputano però anche molti incontri tra nazionali dello stesso emisfero Sud, che precedono dal 1996, la disputa del Tri Nations.
Nel 2002, la tradizione non viene meno, malgrado le squadre europee sovente debbano fare i conti con molte assenze.
L'unica squadra eruopea a portare a casa un successo di qualche valore è l'Inghilterra che supera l'Argentina.
[modifica] Test di fine anno
Nel rugby a 15 è tradizione che a fine anno (ottobre-dicembre) si disputino una serie di incontri internazionali che gli europei chiamano "Autumn International" e gli appassionati dell'emisfero sud "Springtime tour". In particolare le nazionali dell'emisfero Sud si recano in tour in Europa.
Si conferma che le uniche tre nazionali in grado di contrastare le tre grandi squadre dell'emisfero sud, sono Inghilterra (vicnitrice su tutte e tre) , Francia (che supera il Sudafrica e pareggia con gli All Blacks) e Irlanda che supera l'Australia.
- Da segnalare anche il tour in Europa del Canada Under 23 .
[modifica] La Nazionale Italiana
Si chiude l'era di Brad Johnstone Il sei nazioni del 2002 finisice, malissimo con il secondo "whitewash" e il terzo "cucchiaio di legno" consecutivo.
Preceduto da un incontro di preparazione con una selezione di giocatori stranieri del campionato, il terzo Sei Nazioni, comincia con un sconfitta con la Francia, lanciata alla conquista del primo Grande Slam nella storia del torneo allargato a sei squadre[1].
Ma è la seconda partita con ls Scozia a sancire la fine dell'era Johnstone. Una sconfitta pesante, con gli Azzurri che non segnano mete dal match con il Sudafrica dell'anno prima. Una partita dominata dagli scozzesi con gli azzurri allo sbando, in rotta con l'allenatore [2]. Due anni prima l'Italia aveva esordito proprio battendo la Scozia. la senzazioen è di aver perso due anni. Johnstone viene messo in discussione [3], confermato cerca di estromettere Alessandro Troncon dalla prima squadra [4] , Le partite successive saranno senza storia, con gli azzurri, che cercano di limitare i danni [5] [6] e Johnstone se ne va lasciando dietro di se un bilancio negativo, con oltre 80 giocatori schierati e solo 5 vittorie, con una sola di prestigio contro la Scozia, le altre con Namibia, Uruguay, Romania e Figi.
Si parla di un ritorno del francese Georges Coste o di Pierre Berbizier o Alain Gaillard [7].
A questo punto urge una svolta, e dopo aver contattato vari tecnici francesi, tra cui Pierre Berbizier, si affida la squadra a John Kirwan, giunto pochi mesi prima come "secondo" di Johnstone e che lancia subito un proclama [8]. L'esordio è con un "tour" in Nuova Zelanda. Dopo una vittoria contro una modestissima provincia [9], segue una pareggio contro la selezione dei giocatori della seconda divisione della Air New Zeland Cup [10] e una sconfitta pesante contro gli All Blacks che spegne le illsuioni [11][12].
L'opera di Kirwan prosegue con le qualificazioni ai mondiali. Dovrebbe essere una formalità vincere il girone con le modeste Spagna e Romania per qualificarsi nel girone con Nuova Zelanda e Galles e giocarsi con quest'ultima la qualificazione ai quarti.
Invece, dopo la facile vittoria con la Spagna[13], si soffre con la Romania. Il rischio è di finire nel "girone impossibile" ai mondiali con Irlanda; Australia, Argentina. Senza molte stelle, Diego DOmigeuz in primis, contro una squadra che dopo i rovesci dell'anno prima (9-81 con il Galles e 0-134 con l'Inghilterra) è stata affidata al francese Bernard Charreyre, tecnico francese poco famoso, pagato forse un decimo del CT azzurro, si vivono momenti di panico, quando dopo una buona partenza glia azzurri subiscono due mete e si trovano sotto per 14-13. Solo il piede di Gert Peens salverà gli azzurri dalla figuraccia[14].
Seguono i primi veri test per la squadra di Kirwan, contro Australia ed Argentina. Le peggiori due sconfitte contro queste squadre con un totale di 9 punti fatti 70 subiti. Con l'Argentina , non c'è partita malgrado il rientro di Diego Dominguez [15].
Un po meglio il gioco, con Ramiro Pez al posto dell'infortunato Dominguez, ma non i risultati con l'Australia [16]
Clou della stagione, per il famoso club a Inviti, è il trittico di Match di maggio.
[modifica] Tornei Internazionali
[modifica] Tornei Nazionali
- ^ «Italia, il muro crolla». La Gazzetta dello Sport , 03/02/2002.
- ^ «Italia, due anni da buttare». La Gazzetta dello Sport , 17/02/2002.
- ^ «Johnstone rimane Italia verso il caos». La Gazzetta dello Sport , 24/02/2002.
- ^ «Johnstone retrocede Troncon, poi ci ripensa». La Gazzetta dello Sport , 26/02/2002.
- ^ «Galles troppo forte Ma l' Italia non crolla=La Gazzetta dello Sport». , 03/03/2002.
- ^ «L' Italia resta al verde». La Gazzetta dello Sport , 24/03/2002.
- ^ «Azzurri in bianco: per Johnstone un addio senza gloria». La Gazzetta dello Sport , 08/04/2002.
- ^ «Kirwan: «Italia, vincerai il Sei Nazioni»». La Gazzetta dello Sport , 09/05/2002.
- ^ «Parte bene l' Italia di Kirwan». La Gazzetta dello Sport , 29/05/2002.
- ^ «Pareggio e applausi per l' Italia Mazzariol erede di Dominguez». La Gazzetta dello Sport , 03/06/2002.
- ^ «Nuova Zelanda Italia 64-10». La Gazzetta dello Sport , 09/06/2002.
- ^ «Nuova Zelanda Italia 64-10». La Gazzetta dello Sport , 10/06/2002.
- ^ «Kriwan, buona la prima Italia». La Gazzetta dello Sport , 23/09/2002.
- ^ «Italia, l' unica meta è il Mondo». La Gazzetta dello Sport , 23/09/2002.
- ^ «Italia A-Argentina A 9-45 Tonfo per gli azzurri». =La Gazzetta dello Sport , 18/11/2002.
- ^ «L' Italia difende il k.o.». =La Gazzetta dello Sport , 24/11/2002.