Idra di Lerna
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Nella mitologia greca l'Idra di Lerna è un mostro a forma di serpente e con molte teste, nato da Tifone ed Echidna, come Cerbero, Ortro e la Chimera. Viveva insieme al mostro Carcino.
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[modifica] Descrizione
Secondo la maggior parte delle leggende, aveva nove teste di serpente, di cui la centrale era immortale. Si parla però anche di cinquanta teste che, secondo alcuni mitologi, sarebbero state tutte d'oro. Secondo altri invece ne aveva cento o adirittura diecimila. Il corpo era di un drago gigantesco e senza ali. Qualsiasi testa venisse tagliata, subito ne rispuntavano tre. Il fiato ed il sangue dell'Idra erano velenosissimi e dalle bocche eruttava fuoco e fiamme.
[modifica] Storia
Il mito narra che l'Idra fu uccisa da Ercole durante la seconda delle sue fatiche. Non fu un'impresa facile. Ercole stanò l'orrenda belva mentre digeriva il suo pasto nella caverna. Appena uscì l'Idra gli si avvinghiò contro facendolo cadere. Ercole reagì e tagliò tutte le teste dell'Idra ma immediatamente altre tre ne presero il posto. Per non cadere preda del suo fiato tremendo Ercole trattenne il respiro. Ebbe poi un'illuminazione. Aiutato dal nipote Iolao, ogni volta che tagliava una testa all'Idra bruciava le teste che rispuntavano usando un tronco infuocato. L'ultima testa tuttavia era immortale e non servì nemmeno il suo nuovo stratagemma. Allora seppellì la testa e il corpo sotto un masso enorme. Poi bagnò la punta delle frecce nel sangue dell'idra, per rendere le ferite inflitte da esse inguaribili.
Il veleno dell'Idra fu inoltre la causa della morte dell'eroe. La moglie Deianira, ingannata dal centauro Nesso, userà il sangue del mostro come filtro d'amore, impregnando una veste che fece poi indossare al marito. Un'accidentale puntura con una delle frecce avvelenate provocò atroci sofferenze a Chirone, centauro amico e insegnante di Ercole che, essendo immortale, non poteva morire.
[modifica] Nel medioevo
Nella zoologia mitologica medioevale, il termine Idra sta ad indicare un generico drago con molte teste.
Nei bestiari medioevali esiste l'Hydrus, variante dell'Idra. Esso è il nemico per antonomasia del coccodrillo, dal quale si fa inghiottire per poi lacerarne l'intestino.
Erasmo da Rotterdam nei suoi Adagia paragona la guerra all'Idra di Lerna. «Quinetiam bellum e bello seritur, e simulato verum, e pusillo maximum exoritur, neque raro solet in his accidere quod de Lernaeo monstro fabulis proditum est». (E poiché guerra genera guerra, da guerra finta nasce guerra vera, da guerra piccina guerra poderosa, non di rado suole accadere ciò che nel mito si racconta del mostro di Lerna)
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[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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