Giovanni Martinelli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giovanni Martinelli (Montagnana, 22 ottobre 1885 – New York, 2 febbraio 1969) è stato un tenore italiano.
[modifica] Biografia
Nato esattamente 18 giorni prima del suo amico e conterraneo Aureliano Pertile, fu il primo di 14 fratelli nati dal matrimonio fra Antonio Martinelli, artigiano falegname e Lucia Bellini, casalinga.
Dopo aver studiato con grande impegno sotto la guida del Maestro Giuseppe Mandolini, debuttò al Teatro Dal Verme di Milano il 2 dicembre 1910 con lo Stabat Mater di Rossini e, presso lo stesso teatro, il 29 dicembre successivo con Ernani di Giuseppe Verdi.
I consensi furono tali da indurre Giacomo Puccini e Arturo Toscanini ad invitarlo, l’anno successivo, durante un'audizione presso Casa Ricordi, al Teatro Costanzo di Roma ad interpretare Johnson di Sacramento per le recite italiane de La fanciulla del West.
Nel 1912 al Covent Garden di Londra, eseguì Aida, Manon Lescaut e La fanciulla del West, consacrandosi definitivamente artista di rango internazionale con il debutto alla Scala di Milano il 29 dicembre ancora con il capolavoro pucciniano. L'anno dopo, il 20 novembre 1913, con La bohème una lunga collaborazione con il Teatro Metropolitan di New York che durò, per ben 33 anni consecutivi, sino al 1946.
Nel 1937, in occasione dell’incoronazione di Giorgio VI, tornò al Covert Garden per interpretare, tra l’altro, Otello e Turandot, con Eva Turner. Nel 1939, si accostò a Wagner cantando a Chicago nel Tristano e Isotta.
Si congedò dalle scene a Philadelphia nel 1950 con la recita di Sansone e Dalila, ma sorprendentemente riapparve a Seattle nel gennaio 1967, all’età di 81 anni, nel ruolo dell’imperatore Altoum nella Turandot.
Le sue spoglie riposano al Verano di Roma.