Frank Williams
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Sir Francis Owen Garbatt Williams CBE (Jarrow, Inghilterra, 16 aprile 1942) è il fondatore e manager della scuderia britannica di Formula 1 WilliamsF1.
Figlio di un ufficiale della RAF e di una maestra, Williams venne allevato per gran parte della sua infanzia dagli zii materni a Jarrow, dopo che i suoi genitori si separarono. In seguito studiò al St. Joseph's College di Dumfries, in Scozia. Verso la fine degli anni Cinquanta un suo amico gli fece guidare una Jaguar XK150; quell'esperienza stimolò in lui la passione per il mondo dei motori.
Dopo una breve carriera di pilota e meccanico, Williams fondò nel 1966 una propria scuderia, la Frank Williams Racing Cars. Per diversi anni il team automobilistico gareggiò in Formula 2 e Formula 3, guidata da piloti come Piers Courage, Richard Burton, Tetsu Ikuzawa e Tony Trimmer. Nel 1969 Williams passò alla Formula 1: acquistò lo chassis di un vecchio modello di Formula 1 della Brabham e mise alla guida della vettura Courage, ottenendo due volte il secondo posto nelle prime gare disputate.
Nel 1970 Williams intraprese un breve periodo di collaborazione con Alessandro de Tomaso, che terminò subito dopo la morte di Courage nel Gran Premio d'Olanda di quell'anno. Nel 1971 Henri Pescarolo prese il posto del pilota inglese, guidando una vettura ricavata da uno chassis fornito dalla March. Nel 1972 la Williams costruì la prima vettura progettata dalla scuderia stessa, la Politoys FX3 su progetto di Len Bailey, poi schiantatasi nella gara d'esordio, con a bordo Pescarolo.
Williams, a corto di soldi in quel periodo (tant'è vero che conduceva gli affari della scuderia da una cabina telefonica, dopo che gli staccarono le linee del telefono per non aver pagato le bollette), riuscì a risolvere i problemi finanziari grazie alle sponsorizzazioni della Marlboro e dell'Iso Rivolta. Ciononostante, dopo il fallimento dell'Iso, nel 1976 William dovette cedere al magnate petrolifero Walter Wolf, che si era disposto ad aiutare la scuderia, il 60% della proprietà. L'anno successivo Frank Williams, assieme all'ingegnere Patrick Head, lasciò definitivamente la scuderia. I due acquistarono un negozio di tappeti abbandonato a Didcot, nell'Oxfordshire, e da lì fondarono una nuova scuderia, la Williams Grand Prix Engineering (ossia l'attuale WilliamsF1), che gareggiò subitò in Formula 1 sotto il nome di AT&T Williams. Grazie ad essa, Williams ottenne immediatamente un successo inaspettato: la prima vittoria in gara arrivò nel 1979 con Clay Regazzoni, il primo titolo del Campionato Mondiale Piloti di Formula 1 nel 1980 con Alan Jones ed il secondo nel 1982 con Keke Rosberg, oltre ai due titoli consecutivi del Campionato Mondiale Costruttori di Formula 1 nel 1980 e nel 1981.
Nel marzo del 1986, a causa di un'incidente automobilistico in Francia, Williams subì la rottura della spina dorsale, che da allora gli paralizza le gambe, costringendolo su una sedia a rotelle. Ciò accadde perché, mentre si stava recando dal Circuito Paul Ricard all'aeroporto di Nizza, Williams perse il controllo dell'automobile (che si ribaltò) e, poiché stava viaggiando senza le cinture di sicurezza allacciate, la sua schiena andò a sbattere contro la tettoia della vettura.
Nel 1987 la regina Elisabetta II del Regno Unito conferì a Williams il titolo di Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico (e successivamente di cavaliere nel 1999). Williams è, inoltre, uno dei pochi uomini non francesi a ricevere il titolo di cavaliere della Legion d'Onore, come riconoscimento per la fornitura dei motori Renault nella sua scuderia, che ha consentito la conquista di ben 5 titoli costruttori.
Nel maggio del 1994, in seguito alla morte di Ayrton Senna, venne accusato di omicidio colposo, accusa poi ritirata durante le indagini.
Williams è noto anche per essere tifoso del Newcastle United.
Parla l'italiano correttamente e con ottima pronuncia.