Felis chaus
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gatto chaus |
||||||||||||||
Stato di conservazione | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Felis chaus Schreber, 1777 |
||||||||||||||
Sottospecie | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Il gatto chaus (Felis chaus), conosciuto anche coi nomi di gatto delle paludi, gatto della giungla e gatto dei canneti (e, erroneamente, anche di lince delle paludi), è più grande e di zampe più alte rispetto al gatto domestico. Le lunghe zampe gli conferiscono un aspetto caratteristico. È lungo da 70 a 75 cm; la coda, che non tocca il suolo quando l'animale è in piedi, è lunga da 25 a 29 cm. Il gatto chaus pesa da 5 a 16 kg. Visto da lontano somiglia allo sciacallo, con il quale a volte è stato confuso da osservatori inesperti. Si distingue dagli altri gatti per la testa allungata. Il pelame, abbastanza rado, è bruno-rossiccio, qualche volta grigiastro, senza altri disegni, se non dei raggi trasversali sulla parte interna degli arti anteriori e un manicotto terminale nero sulla coda, che ha due o tre anelli neri. Le orecchie, talvolta, sono sormontate da un ciuffetto di peli neri. In India e nel Pakistan sono stati visti chaus interamente neri.
Indice |
[modifica] Vasta distribuzione geografica
La distribuzione geografica del gatto chaus è estesissima. Va dal basso Egitto alla Birmania. Nel Caucaso questo felide sale fino agli 800 m. È abbastanza frequente in Israele e nel Libano, come pure nell'Iran. In questo paese vive sui pendii boscosi della catena dell'Elburz e nella regione a sud del 32° parallelo, nelle zone boschive o ricche di vegetazione. Nel 1866 Blanford trovò una figliata, composta di tre gattini, sul monte Karagatch, a oltre 1800 m di altitudine. D. Lay, nel 1967, scrisse che questa specie non si trova che negli ambienti boscosi. Il gatto chaus è relativamente comune nelle zone basse e paludose che fiancheggiano il Tigri. A est del Caspio abbonda nei cespugli e nei canneti che costeggiano i corsi d'acqua. È assente nelle regioni aride. Il gatto chaus si trova anche nel Turkestan, in Afghanistan, in India, a Ceylon, in Birmania, dove però è raro, e in Tailandia. In India vive in tutto il paese. Nell'Himalaya sale fino a 2700 m di altitudine. È abbastanza comune in tutta la penisola indiana. dove vive sia nelle foreste che nelle immediate vicinanze dei villaggi.
A Caylon vive nella regione secca a nord dell'isola, dove s'incontra tra le erbe e i cespugli. Nel 1935 W. A. Phillips segnalò che qualche gatto chaus spesso si riposa su un rialzo del terreno o su un mucchio di erba secca, dove a volte può essere sorpreso durante il giorno. Alcuni zoologi affermano che esso attraversa la frontiera birmano-cinese, verso il fiume Nankin e che la zona in cui vive si estende per un po' nella parte sud-orientale dello Yunnan. Abbastanza strano è che questo gatto, in Egitto, non si trovi nel delta del Nilo, mentre gli sarebbe stato facile abitare tutta la valle di questo fiume, fin verso l'Etiopia. Invece, non è stato mai catturato o segnalato a monte del Cairo. Attualmente non è raro nei campi coltivati a cereali e canna da zucchero, tra Alessandria e l'oasi di Siwah.
[modifica] Specialisti in roditori
Il regime alimentare del gatto chaus è molto variato, ma consiste per la maggior parte di roditori di ogni specie. In India esso si ciba di piccoli mammiferi e di uccelli terrestri: pernici e fagiani. Sono stati segnalati parecchie volte furti di pavoni. Nella regione di Kumaon, l'inglese Crump trovò aculei di riccio, piantati nelle zampe di parecchi gatti chaus; senza dubbio, questi animali avevano tentato di assalire gli spinosi roditori. Uno studio condotto da G. I. Ischunin nel 1965 sulle isole fluviali dell'Amu-Daria, ha dimostrato che, in estate, l'85% degli stomachi esaminati conteneva resti di roditori e il 12% di piccoli uccelli.
Durante l'inverno, il 92% degli stomachi conteneva roditori e il 44% anche resti di passeracei. In estate questo gatto è ghiotto di insetti diversi; nel suo stomaco G. I. Ischunin non ha mai rinvenuto rettili. Nel Tagikistan esso si rivela ghiotto dei frutti carnosi dell'ulivo russo (Eleagnus).
In Iran, D. Lay trovò numerose carcasse di folaghe, Fulica atra, divorate dai gatti chaus attorno al Lago Famur, dove essi abbondano e s'impadroniscono degli uccelli di notte, quando dormono. Ma il gatto chaus non è soltanto notturno, perché D. Lay ne scorse tre, mentre camminavano su una strada, in pieno pomeriggio. È attivo soprattutto al crepuscolo e caccia sul calare della sera. In Afghanistan, dove questa specie è frequente nelle regioni umide, R. J. Niethammer osservò un gatto chaus che trotterellava sulla strada nei pressi di Kandahar, a metà pomeriggio. Esso corre molto veloce e P. Hatt scrisse, nel 1959, che un gatto chaus, inseguito su una strada, nell'Irak, fuggiva a 30 km/h. Nella regione di Lyallpur, nel Pakistan, dov'è molto comune, questo felide vive nei terreni agricoli irrigati e tra la vegetazione erbacea, attigua ai fiumi e ai canali. Come riferisce C. G. Webb-Peploe, nel distretto di Tinnvelly, nell'India meridionale, esso spesso si avvicina alle abitazioni. Una femmina aveva fissato il proprio domicilio sotto il tetto di una casa. Lasciava il covo al calare della sera, per farvi ritorno all'alba. Uno dei suoi gattini fu tolto dal nido e allevato dai ragazzini che lo addomesticarono. La madre cercò di riprenderselo nella casa, ma senza successo.
Di solito il gatto chaus vive solitario, però a volte si vedono anche delle coppie. Abita nelle tane dei tassi e dei ricci oppure fissa il covo su una piattaforma, tra i canneti o nella parte più interna di una macchia. Questo felide si arrampica e salta con agilità. Il suo grido, rauco e molto sonoro, si sente da lontano.
[modifica] Riproduzione
La femmina partorisce da tre a cinque figli, in marzo o aprile. È probabile, però, che il periodo della riproduzione si estenda per gran parte dell'anno. Nel distretto di Jalpaiguri, nel Bangla Desh, C. M. Inglis e i suoi collaboratori hanno trovato dei piccoli, nati in dicembre, in febbraio e in maggio. Nell'India meridionale, C. G. Webb-People ha tratto dalla tana alcuni gattini in maggio e in novembre.
Alcuni zoologi ritengono che il gatto chaus possa avere in India due figliate all'anno, cosa che non è stata ancora provata. Il 10 aprile 1887, G. Radde e A. Walter trovarono nella Transcaspia una figliata di cinque gattini, appena nati, deposti sul terreno nudo, in una macchia di tamerici. All'avvicinarsi dei due uomini la madre fuggì via, senza attaccarli.
[modifica] Bibliografia
- Wozencraft, W. C. (16 December 2005). in Wilson, D. E., and Reeder, D. M. (eds): Mammal Species of the World, 3rd edition, Johns Hopkins University Press, 542-543. ISBN 0-801-88221-4.
- Cat Specialist Group 2002. Felis chaus. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
- Big Cat Rescue
- CSG Species Accounts
- Wikispecies contiene informazioni su Felis chaus
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Felis chaus