Fasciatura dei piedi
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« Se una prostituta aveva i "gigli d'oro", i piedi resi minuscoli e deformati dalla fasciatura, il suo prezzo poteva aumentare notevolmente » | |
(Bamboo Hirst nel suo brano "Dove nascere donna può anche essere una maledizione")
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Indice |
[modifica] La pratica
La fasciatura dei piedi era una pratica, diffusa un tempo nell'estremo oriente, che consisteva nel bendaggio stretto dei piedi delle bambine fin da picccole allo scopo di non permettere oro una crescita naturale ed ottenere dei piedini quanto più possibilie piccoli, anche in età adulta. Si trattava di una pratica crudele, un vero tormento per le ragazze orientali ricche, le sole che potevano camminare poco, stare a casa e essere sorrette da una "schiava" dai piedi lunghi.
[modifica] Le origini
Questo fenomeno cominca nel X secolo d.C. in Cina, quando le ballerine reali ballavano su dei tappeti molto pregiati, le quali per protergerli cominciarono a fasciarsi i piedi. L'immaggine delle ballerine che danzavano sulle punte dei piedi fasciati diventò quasi una moda.
[modifica] La tecnica
Verso i cinque - sei anni si cominicano a fasciare i piedi con un nastro bianco, ma non tutto il piede ma solo le 4 dita esterne, l'alluce rimane libero. Questa fascia viene stretta ogni giorno di più fino a che la bambina ottenga i "gigli d'oro": questi si ottengono quando le dita dei piedi si piegano sotto la pianta del piede. Ma prima di ottenere il risultato devono passare all'incirca 5 anni dalla prima fasciatura. Il dolore che si prova è atroce, infatti ogni bimba fino ai 10 anni grida, e piange dal dolore. In seguito i piedi devono essere lavati ogni giorno con acqua salata.
[modifica] Gli scopi
Questa usanza costringeva le donne a stare ferme e sedute, o muoversi il meno possibbile. Questo aveva due scopi: di limitare la libertà dele donne e di accentuarne la fragilità.