Fara in Sabina
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Fara in Sabina | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lazio | ||||||||
Provincia: | Rieti | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 482 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 54 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 223 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Coltodino, Talocci, Passo Corese, Borgo Quinzio, Corese Terra, Canneto Sabino, Prime Case, Baccelli, Farfa | ||||||||
Comuni contigui: | Castelnuovo di Farfa, Montelibretti (RM), Montopoli di Sabina, Nerola (RM), Toffia | ||||||||
CAP: | 02032 | ||||||||
Pref. tel: | 0765 | ||||||||
Codice ISTAT: | 057027 | ||||||||
Codice catasto: | D493 | ||||||||
Santo patrono: | Sant'Antonino | ||||||||
Giorno festivo: | 2 settembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Fara in Sabina è un comune di 12.081 abitanti della provincia di Rieti.
Indice |
[modifica] Storia
L'area del comune fu popolata già in epoca preistorica (sono stati rinvenuti resti del Paleolitico medio e dell'età del bronzo medio, recente e finale).
Tra il IX secolo a.C. e il VI secolo a.C. nella località di Santa Maria in Arci si era stabilito un insediamento sabino, identificato con la città di Cures, che continuò a vivere in età romana (resti di terme e di un piccolo teatro e necropoli). Il territorio era sfruttato dal punto di vista agricolo con una fitta rete di ville, costruite su terrazzamenti in opera poligonale nel II secolo a.C. e in opera quasi reticolata nel I secolo a.C. ("villa di Grotte di Torri" e ancora di Fonteluna, di Mirteto, di Cagnani e di San Lorenzo a Canneto, di Sant'Andrea e di San Pietro presso Borgo Salario, di Grottaglie, di Piano San Giovanni, di Grotta Scura, di Monte San Martino, di Fonte Vecchia).
Le origini dell'attuale abitato sembrano risalire ad epoca longobarda, alla fine del VI secolo, come sembra indicare il toponimo, derivante dal termine longobardo fara, con il significato di "clan familiare". Il castello è attestato dal 1006 e dal 1050 fu sotto il controllo dell'abbazia di Farfa. Fu quindi feudo degli Orsini. Nel 1867 fu toccata con la frazione di Coltodino dalla Campagna garibaldina dell'Agro Romano per la liberazione di Roma. Vedi: www.museomentana.it
[modifica] Frazioni
Attualmente è in fase di sviluppo la frazione di Passo Corese, sede della stazione ferroviaria.
Per approfondire, vedi la voce Passo Corese. |
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti
- Collegiata di Sant'Antonio del XVI secolo
- Chiesa di San Giacomo del 1619
- Chiesa di Santa Chiara del 1643, oggi sconsacrata e sala di cerimonie municipale.
- Convento delle Clarisse, costruito nel XVII secolo sulle rovine del castello, tuttora convento di clausura.
- Palazzo Orsini del XV secolo
- Palazzo Farnese del 1585
- Palazzo Foschi, poi Manfredi, del XV secolo
- Palazzo Castellani, poi Brancaleoni, oggi sede del Museo civico
- Deposito del grano e monte di pietà (XV secolo, oggi sede della Biblioteca comunale
- Cisterna di piazza del Duomo, costruita dai Farnese nel 1588.
L'accesso al borgo fortificato era assicurato da tre porte: Porta Romana (XV secolo, Porta Castello (distrutta nel 1950 e Porta Forcina (1880)
[modifica] Da visitare nei dintorni
- Abbazia di Farfa
- Riserva naturale Tevere-Farfa
[modifica] Galleria di immagini
[modifica] Gemellaggi
Fara in Sabina è gemellata con:
- Santa Vittoria in Matenano, Italia
- Villemur sur Tarn, Francia
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Vincenzo Mazzeo dal 30/05/2006
Centralino del comune: 0765 27791
Email del comune: farasabina@tiscali.it
- Classificazione climatica: zona E, 2242 GR/G
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Fara in Sabina