Eugène Delacroix
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Ferdinand Victor Eugène Delacroix (Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863) è stato un pittore francese, esponente di punta del movimento romantico.
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[modifica] Un artista "truculento"
Delacroix fu definito "principe dei romantici" e al contempo "puro classico", proprio per la varietà di temi proposti e per l'intensità che sprigionano, e proprio per questa ambivalenza, spesso voluta, ispirò artisti di stile molto diverso. In Delacroix troviamo uno spirito travagliato e triste. Comunque, è predominante il suo carattere romantico, che vuole l'esplosione di colore e di sentimento, che vuole colpire al cuore lo spettatore e farlo vivere con trasporto il movimento e la tragicità della scena. La sua pittura non risparmia niente a chi guarda: la sua pittura vuole scavare un solco. Il caso di "La morte di Sardanapalo" (1827) è un esempio lampante: schiettamente si rappresenta la tranquillità egoista del re sdraiato mollemente sul suo letto, mentre attorno a lui i servi distruggono tutto ciò che è stato un oggetto del suo piacere, concubine comprese, prima che il palazzo sia preso dai ribelli. La composizione è imprecisa per i canoni classici, non ha una calcolata suddivisione in piani e manca totalmente di misura; la concubina in primo piano torce la schiena un un movimento troppo sensuale per l'epoca, lo sfondo è indefinito. Critiche accademiche: per Delacroix conta la crudezza e la disumanità del gesto, in un forte e brutale realismo mettere a contrasto la bellezza della carne e delle ricchezze con il sangue dell'eccidio, far palpare allo spettatore la mollezza della corte e la brutalità dell'uccisione di donne e cavalli messi alla pari, far sentire il profumo degli incensi e l'odore del sangue. Così "Il massacro di Scio", lancia spezzata in nome della causa greca. In primo piano alcuni paesani greci attendono di essere giustiziati dai soldati turchi. Niente è risparmiato allo spettatore: una madre giace morta in basso a destra, il bambino vuole essere allattato, sopra di essi un cavaliere turco rapisce una giovane, al centro un cadavere seminudo e sanguinante (richiamo ai nudi tragici di Théodore Géricault). Il pittore denuncia la crudeltà dell'oppressore turco sul popolo greco, costretto a subire repressioni inumane, ci mostra la realtà in tutta la sua drammaticità. È un quadro che pugnala al cuore. L'arte dell'epoca aveva bisogno di "truculenza", di uno specchio che focalizzasse le tragedie della contemporaneità, lontano dall'idealizzazione accademico-classica; la svolta fu data dal romanticismo di Delacroix.
[modifica] Opere
- La barca di Dante (1822)
- La Grecia spirante su le rovine di Missolungi (1826)
- Il massacro di Scià (1824)
- La morte di Sardanapalo (1827)
- La Libertà che guida il popolo (1830)
- Donne di Algeri nelle loro stanze (1834)
- La battaglia di Taillebourg (1835-1837)
- Convulsionari a Tangeri (1837-1838)
- Festa di nozze ebraiche in Marocco (1837-1841)
- Amleto e Orazio al cimitero (1839)
- Ingresso dei crociati a Costantinopoli (1840)
- Cristo in croce (1846)
- Cristo sul lago Genezareth (1853)
- Il rapimento di Rebecca (1858)
- Caccia ai leoni (1861)
- Medea furiosa (1838-1862)
- Lotta di Giacobbe con l'angelo (1855-1861)
- Orfeo e Euridice
- La moglie di Abraham Bemchimol e una delle sue figlie (1832)
[modifica] Litografie e disegni
- Litografie circa il Faust di Goethe (1824-1828)
- Quaderni di appunti del viaggio in Marocco (1832)
- Litografie circa l'Amleto di Shakespeare (1843)
[modifica] Musei
Elenco dei musei che espongono le opere più significative dell'artista:
- Collezione Bührle di Zurigo
- Institute of Arts di Minneapolis
- Musée Delacroix di Parigi
- Musée du Louvre di Parigi
- Neue Pinakothek di Monaco
- Wadsworth Atheneum di Hartford
[modifica] Galleria
"Frédéric Chopin" (1838, Louvre) |
"George Sand" (1838, Ordrupgaardsamlingen, Ordrupgaard) |
L'arrivo a Costantinopoli dei crociati |
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[modifica] Curiosità
- A Delacroix è stato intitolato il cratere Delacroix, sulla superficie di Mercurio.
[modifica] Altri progetti
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