Esaù
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Esaù è un personaggio dell'Antico Testamento, figlio di Isacco e Rebecca e fratello gemello di Giacobbe, le cui vicende sono narrate nella bibbia nel libro della Genesi.
[modifica] Racconto biblico
Il libro della Genesi ci racconta che quando Esaù nacque, prima di suo fratello gemello Giacobbe, era rossiccio e peloso (cfr. Genesi 25,25).
Crescendo Esaù si mostrò abile nella caccia e uomo della steppa, e per questo prediletto dal padre (cfr. Genesi 25,27-28).
Una volta, rientrato affamato dalla campagna, vide Giacobbe che aveva cotto un piatto di lenticchie. Quando gli chiese da mangiare poiché era sfinito, Giacobbe chiese in cambio la primogenitura, e Esaù accettò (cfr. Genesi 25,29-34).
In seguito perse anche la benedizione di Isacco in punto di morte e riservata al primogenito. Infatti Giacobbe, prima di lui, aveva indossato i suoi abiti e ingannato il padre, che era quasi cieco e riconosceva i figli dall'odore, e aveva cotto un animale del gregge facendolo passare per sua selvaggina (cfr. Genesi 27,1-29).
Quando si accorse di avere perso anche la benedizione, ottenne da Isacco una benedizione secondaria (cfr. Genesi 27,30-40).
Inizialmente determinato ad uccidere il fratello che l'aveva ingannato, dopo molti anni che Giacobbe era sfuggito per evitare la sua ira si riconciliò con lui.
Esaù è anche noto col nome di Edom e i suoi discendenti sono gli idumei.
Sposò Giuditta Ittita.
[modifica] Citazioni Letterarie
Nella Divina Commedia, secondo alcuni critici, Esaù potrebbe essere "colui / che fece per viltade il gran rifiuto" nel Canto III. Tale interpretazione viene definita però "con scarso fondamento" nel commento a cura di Emilio Pasquini e Antonio Quaglio (ed. Garzanti, Milano 1988).