Disertore (guerra)
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Disertore è il soldato che, una volta arruolato, abbandona il suo posto nelle forze armate, senza esserne autorizzato dalla sua gerarchia. Questo fenomeno è accaduto soprattutto negli inizi del '900, quando le due guerre mondiali tolsero braccia ai campi e quasi tutta la popolazione maschile nata tra il 1870 e il 1900 fu mandata in guerra, con un salario bassissimo, circa 90 centesimi giornalieri, considerando che un artigiano medio guadagnava circa 7 lire al giorno. I disertori che venivano riacciuffati, quasi sempre erano destinati alla pena di morte, la fucilazione.
[modifica] Legge italiana
Per la legge italiana commette reato di diserzione il militare in servizo alle armi che si allontana, senza autorizzazione, dal reparto e ne rimane assente per 5 giorni consecutivi (1 in tempo di guerra) o che, trovandosi legittimamente assente, non si presenta senza giusto motivo nei 5 giorni seguenti (2 in tempo di guerra).
Le norme relative alla Diserzione sono contenute negli art. 148-150 del Codice penale militare di pace (CPMP) e negli art. 143-150 del Codice penale militare di guerra (CPMG).