Dichiarazione di guerra
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Una dichiarazione di guerra è una formale dichiarazione emessa da un governo nazionale che indica l'esistenza dello stato di guerra tra quella nazione e una o più altre nazioni.
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[modifica] Introduzione
Le dichiarazioni di guerra sono divenuti mezzi diplomatici sin dal Rinascimento, quando furono emesse le prime dichiarazioni di guerra formali.
Nel diritto internazionale, una dichiarazione di guerra comporta il riconoscimento tra i paesi di uno stato di ostilità tra le nazioni coinvolte, e tale dichiarazione agisce in modo da regolare la condotta delle milizie dei paesi. I primi trattati multilaterali che stabilirono regole per le dichiarazioni di guerra furono le Convenzioni dell'Aia del 1899 e del 1907.
La Società delle Nazioni, formata nel 1919 dopo la prima guerra mondiale, e il Trattato Generale di Rinuncia alla guerra del 1928 siglato a Parigi, dimostrarono che le potenze mondiali stavano seriamente cercando di evitare di ripiombare nella carneficina della Grande guerra. Questi poteri furono comunque incapaci di impedire lo svolgimento della seconda guerra mondiale, e pertanto dopo quest'ultima guerra fu messo in piedi il sistema delle Nazioni Unite, nel tentativo di impedire le aggressioni internazionali attraverso le dichiarazioni di guerra.
[modifica] L'ONU e la guerra
Nello sforzo di portare le nazioni verso la risoluzione delle crisi senza la guerra, gli autori dello Statuto delle Nazioni Unite cercarono di convincere i membri dell'organizzazione ad utilizzare la guerra solo in precise e limitate circostanze, specialmente per scopi difensivi.
L'ONU è paradossalmente divenuto un combattente dopo che la Corea del Nord invase la Corea del Sud il 25 giugno 1950 (guerra di Corea). Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condannò l'azione della Corea del Nord con una risoluzione (in assenza dell'Unione Sovietica) e invitò gli stati membri ad unirsi in aiuto della Corea del Sud. In una conferenza stampa del 29 giugno 1950, il Presidente degli Stati Uniti d'America Truman definì queste ostilità non come guerra, ma come azione di polizia. [1]
Le Nazioni Unite hanno emesso una risoluzione che dichiara che alcune guerre siano azioni legali secondo il diritto internazionale, autorizzando pertanto la Guerra del Golfo con l'Iraq del 1991.
[modifica] Dalle guerre ai fini umanitari
Soprattutto in seguito alla fine della Guerra Fredda ci sono stati molti interventi militari, deliberati dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU per intervenire in quei territori dove ci furono gravi violazioni dei diritti umani. (Bosnia, Somalia, Burundi...). Questi interventi sono detti operazioni di polizia internazionale a tutela dei diritti umani. Caso particolare fu la crisi dei Balcani, che vide una grave violazione dei diritti umani portata avanti da Milosevic; in questa situzione intervenne anche l'Italia, in seugito alla deliberazione autonoma della Nato (si tratta però di una interpretazione del Trattato che la istituisce). Anche se questo modo di agire trova la contrarietà di numerosi studiosi del diritto, tra cui G.U. Rescigno e V. Onida, è pensiero comune della giurisprudenza internazionale che sia assimilata come una consuetudine del diritto generale. L'intervento militare portato avanti in Kossovo, pertanto, secondo questa tesi sarebbe ampiamente giustificato, poiché il fine fu quello di far cessare le gravi violazioni dei diritti umani (tesi supportata anche da due studiosi: De Vergottini e C. Zanghi).
[modifica] La Guerra Globale
Alcune delle guerre più recenti però, sono state portate avanti senza un atto ufficiale. Dopo l'attentato delle "Torri gemelle" per esempio, nacque per la prima volta il concetto di guerra globale. Il nemico infatti, non si configurava più in uno Stato, ma ad una entità facente parte dello Stato. Nel caso delle Torri Gemelle, il nemico fu al Qaida, che portò all'intervento armato in uno stato che non era in crado di controllare l'ordine sul proprio territorio. Gli interventi militari in Afghanistan prima, ed in Iraq poi (quest'ultimo senza neanche il consenso dell'ONU) furono molto contenstati, e crearono, in particolare nel secondo caso, una spaccatura all'interno dell'Alleanza Atlantica. Le ragioni dell'intervento militare in Iraq, furono giustificate con un "diritto all'autodifesa attraverso l'azione preventiva", che quindi giustificava l'intervento contro il dittatore iracheno Saddam. Prima dell'inizio del conflitto, l'Italia era "non belligerante" e si sarebbe limitata a fornire "supporto logistico". L'Italia intervenne solo in una seconda fase, detta di "stabilizzazione umanitaria" che però porto a numerose perdite in termine di vite umane.
[modifica] Uso autorizzato della forza
Utilizzato frequentemente come alternativa alla dichiarazione di guerra, l'uso autorizzato della forza è spesso utilizzato per evitare le barriere tradizionali che comporta l'inizio del combattimento. Tipicamente, una dichiarazione ufficiale deve essere ratificata da vari corpi legislativi, mentre l'"uso autorizzato della forza" può permettere un Capo di Stato eletto a iniziare direttamente l'azione senza ulteriori consultazioni. Inoltre le dichiarazioni di guerra sono regolate da poteri internazionali, mentre l'uso autorizzato della forza può essere usato per evitare alcune conseguenze negative della dichiarazione.
L'utilizzo autorizzato della forza è relativamente comune nelle società democratiche. Gli Stati Uniti, ad esempio, sono stati direttamente coinvolti in attività militari in ogni decennnio dell'ultima metà del XX secolo, anche se non ha mai dichiarato guerra formalmente dalla fine della seconda guerra mondiale. Ad esempio, nel caso della guerra del Vietnam e della guerra in Iraq, il Congresso degli Stati Uniti autorizzò l'uso della forza piuttosto che la ratifica di una dichiarazione di guerra. Ci sono comunque dispute costituzionali riguardo a questa procedura legislativa.
[modifica] Dichiarazioni di guerra durante la seconda guerra mondiale
[modifica] 1937
- 7 luglio
- la Cina dichiara guerra all'Impero del Giappone dopo 6 anni di politica di non-resistenza contro l'aggressione giapponese nella Cina settentrionale e nord-orientale dal 18 settembre 1931.
[modifica] 1939
- 3 settembre
- Regno Unito, Francia, Australia e Nuova Zelanda dichiarano guerra alla Germania
- 6 settembre
- il Sud Africa dichiara guerra alla Germania
- 10 settembre
- Canada dichiara guerra alla Germania.
[modifica] 1940
- 9 aprile
- la Norvegia dichiara guerra alla Germania
- 10 maggio
- i Paesi Bassi dichiarano guerra alla Germania
- 10 giugno
- l'Italia dichiara guerra alla Francia e al Regno Unito
- 11 giugno
- la Francia dichiara guerra all'Italia. Anche il Regno Unito, l'Australia, il Canada, la Nuova Zelanda e il Sud Africa sono in guerra con l'Italia.
- 28 ottobre
- l'Italia dichiara guerra alla Grecia.
- 23 novembre
- il Belgio dichiara guerra all'Italia.
[modifica] 1941
- 6 aprile
- l'Italia dichiara guerra alla Jugoslavia
- 24 aprile
- la Bulgaria dichiara guerra alla Grecia e alla Jugoslavia
- 22 giugno
- la Germania, l'Italia e la Romania dichiarano guerra all'Unione Sovietica
- 25 giugno
- la Finlandia riconosce ufficialmente l'esistenza dello stato di guerra con l'URSS (anche se non viene approvata alcuna mozione parlamentare).
- 27 giugno
- l'Ungheria dichiara guerra all'Unione Sovietica
- 6 dicembre
- il Regno Unito dichiara guerra a Finlandia e Romania.
- 7 dicembre
- il Giappone dichiara guerra a Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Sud Africa. Il Regno Unito, l'Australia e la Nuova Zelanda dichiarano guerra a Finlandia, Ungheria e Romania. Il Canada dichiara guerra a Finlandia, Ungheria, Giappone e Romania. Panama dichiara guerra al Giappone. La Jugoslavia è in guerra col Giappone.
- 8 dicembre
- Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Costa Rica, Repubblica dominicana, El Salvador, Haiti, Honduras, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Nicaragua dichiarano guerra al Giappone.
- 11 dicembre
- Germania e Italia dichiarano guerra agli USA; questi ultimi, insieme alla Cina, dichiarano guerra a Italia e Germania.
- 12 dicembre
- la Bulgaria dichiara guerra agli Stati Uniti e al Regno Unito. La Romania dichiara guerra agli Stati Uniti.
- 13 dicembre
- l'Ungheria dichiara guerra agli Stati Uniti.
[modifica] 1942
- 10 gennaio
- il Giappone dichiara guerra ai Paesi Bassi
- 25 gennaio
- Il Regno Unito, la Nuova Zelanda e il Sud Africa dichiarano guerra alla Thailandia. La Thailandia dichiara guerra a Stati Uniti e Regno Unito,
- 2 marzo
- l'Australia dichiara guerra alla Thailandia.
[modifica] 1945
- 8 agosto
- l'Unione Sovietica dichiara guerra al Giappone.
[modifica] Dichiarazioni attuali
Nel 2007, rimangono in vigore alcune dichiarazioni di guerra, anche se di solito vengono mantenute ufficialmente in mancanza di un trattato di pace, non per la presenza di ostilità effettive.
- La Corea del Nord e la Corea del Sud sono ufficialmente in guerra sin dalla guerra di Corea
- La Siria è in guerra con Israele dalla Guerra dello Yom Kippur.
- Avendo rifiutato di firmate l'armistizio del 1949, l'Iraq è in stato di guerra con Israele da allora.
- Russia e Giappone tecnicamente non dichiararono mai la fine delle ostilità dopo la seconda guerra mondiale. La disputa delle isole Curili è l'attuale ostacolo alla firma di un trattato di pace.