Chiesa di San Nazario (Sonvico)
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La chiesa di San Nazario a Dino, frazione di Sonvico, è nota per gli affreschi romanici che la decorano internamente. Documentata dal 1146, fu rinnovata nel 1879 e nel 1889. Restuari negli anni 1971-1972. Accanto al fianco sinistro si addossa slanciato il campanile, forse già del sec. XI e assai rimaneggiato, con quattro piani ritmati da specchiature coronate da due o tre archetti pensili e con basso tetto a padiglione. Sul fianco destro è addossato un portico su colonne dove una nicchia a cappella, coperta da volta sette vele lunettate, è ornata di affreschi dell'inizio del sec. XVI raffiguranti la Madonna e i Santi Martino, Bernardo da Chiaravalle, Bernardino da Siena, Nazario, Giovanni Battista e Sant'Antonio abate, in finte nicchie.
All’interno l’aula orientata è coperta da una volta a botte a da una cupola a pennacchi più recente, conclusa da un coro rettangolare. In navata si possono ammirare resti di affreschi romanici, databili al sec. XI; sulla parete nord: l’Imperatore Nerone sotto un baldacchino (iscrizione “Nero”) e tre personaggi armati (forse i Santi Nazario e Celso con un soldato) frammentari; cornice superiore formata da un fregio a meandri prospettici. Lo stile ricorda gli affreschi nella chiesa di San Pietro di Sureggio frazione di Lugaggia e per il soggetto quelli di Müstair, databili al 1200 circa. Marmoreo altare maggiore tardobarocco con paliotto in scagliola della metà del sec. XVIII. Nella cappella a nord: affresco staccato della Crocifissione con due angeli che raccolgono il sangue di Cristo, la Madonna e San Giovanni Evangelista, opera matura di Bernardino Luini di Dumenza del 1529 circa, proveniente dalla demolita chiesa conventuale di San Francesco d’Assisi di Lugano; tombe della famiglia Lepori. La cappella funeraria di fronte alla chiesa: monumento funebre della famiglia dell’ingegnere Giacomo Lepori (1843-1898), attivo in Egitto nello scavo del canale di Suez, caratterizzato da coronamento a cupola.
[modifica] Bibliografia
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 280.
- AA.VV., Guida d’arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 330-331.