Chiesa della Santissima Trinità (Lugano)
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Sul lato meridionale del convento dei Cappuccini di Lugano sta la chiesa conventuale della Santissima Trinità, un'aula rettangolare rivolta a nord, eretta secondo lo schema italiano della chiese francescane, con tre cappelle laterali a ovest, presbiterio e coro dei frati separato, dietro l'altare maggiore. Consacrata nel 1654. La facciata neorinascimentale con portico è realizzata nel 1909 dall'arch. Giuseppe Bordonzotti (1877-1932) di Croglio. Restauro e ristrutturazione diretti dall'architetto Mario Botta negli anni 1979-1983.
All'interno la navata di tre campate e il presbiterio sono voltati a botte lunettata. Il tardobarocco altare maggiore in legno di noce del 1654 ha una bella mostra contenente la pala con la Santissima Trinità e i Santi Bartolomeo apostolo e Bernardo di Chiaravalle, opera del 1650 di Frà Semplice da Verona. Ai lati dell'altare: oli su tela di fra' Semplice coi Santi Luigi IX di Francia, patrono del Terzo Ordine Regolare di San Francesco d'Assisi, e Bonaventura da Bagnoregio. Sulle pareti del coro, a destra: San Fedele da Sigmaringen, opera della seconda metà del sec. XVIII, di Giuseppe Antonio Maria Torricelli (1710-1808) di Lugano; a sinistra: San Giuseppe da Leonessa di Giuseppe Antonio Petrini, della metà del sec. XVIII. Nuovi arredi sacri del 1982 e tabernacolo di Enzo Cucchi (n. 1949, vivente) del 1997.
Nella terza cappella laterale ovest, vicina al presbiterio: olio su tela con San Felice da Cantalice; nella seconda: grande olio su tela con Immacolata Concezione del 1760 circa, opera attribuita a Carlo Innocenzo Carloni (1687-1775) di Scaria; nella prima: olio su tela con San Francesco d'Assisi che riceve le stimmate, della prima metà del sec. XVII, attribuito ad Ortensio Crespi (1578-1631) fratello di Giovanni Battista detto Il Cerano. Nel coro dei frati: statua lignea di San Giuseppe del sec. XVIII; olio su tela con Santo cappuccino che offre rose alla Madonna, dipinto negli anni '30 del sec. XVIII, attribuito a Luca Antonio Colomba (1674-1737) di Arogno; antichi stalli realizzati dai falegnami di Cerro Maggiore dell'inizio del sec. XVIII.
[modifica] Bibliografia
- B. Alberes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano, 1980, 266-267.
- AA,VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 307-308.