Carlo Giovanardi
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Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Carlo Amedeo Giovanardi | |
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Luogo nascita | Modena |
Data nascita | 15 gennaio 1950 |
Titolo di studio | dottore in giurisprudenza |
Partito | DC-CCD-UDC-Popolari Liberali-Il Popolo della libertà |
Legislatura | XI-XII-XIII-XIV-XIV |
Carlo Amedeo Giovanardi (Modena, 15 gennaio 1950) è un politico italiano. Laureato in giurisprudenza, ha prestato servizio militare presso l'Arma dei Carabinieri. La sua esperienza politica comincia nel 1969, quando si iscrive alla Democrazia Cristiana. In questi anni, è consigliere comunale a Modena, consigliere regionale e capogruppo della DC nel Consiglio regionale dell'Emilia Romagna. Viene eletto deputato alla Camera dal 1992 e confermato nelle successive legislature.
Dopo la diaspora democristiana, nella Seconda Repubblica aderisce al Centro Cristiano Democratico (CCD) guidato da Pier Ferdinando Casini e membro della coalizione di centrodestra, del quale diventa presidente del gruppo parlamentare e vicepresidente della Camera dei deputati.
Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio uninominale di Lecco per la coalizione della Casa delle Libertà e confluisce, insieme a tutto il partito, nell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC). In questa fase ricopre l'incarico di Ministro per i Rapporti con il Parlamento, nei due governi presieduti da Silvio Berlusconi (II e III) nel quinquennio 2001-2006.
Nel 2004 stende un ddl, finalizzato ad imporre una chiusura anticipata dei locali notturni, che viene bocciato però dal Parlamento. Nel dicembre 2005, durante un'intervista a Radio24, Giovanardi afferma di non essere dipendente di nessuno se non dei suoi elettori. Questa dichiarazione gli è valsa una richiesta di dimissioni da parte del comico Beppe Grillo in quanto, secondo l'Articolo 67 della Costituzione Italiana, "ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione", non soltanto la parte dei propri elettori.
Nel febbraio 2006 riesce ad inserire la nuova legge sulle droghe (c.d. Legge Fini-Giovanardi) all'interno del pacchetto sicurezza per la XX Olimpiade Invernale che si svolge in Italia. Viene così eliminata la distinzione tra droghe leggere, come la cannabis, e droghe pesanti quali eroina o cocaina, con sanzioni penali più severe anche per i consumatori.
Alle elezioni politiche del 2006 viene rieletto deputato per l'UDC, nella circoscrizione Veneto-2, divenendo presidente della Giunta per le autorizzazioni e presidente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa. Componente della I Commissione Affari Istituzionali, ha presentato proposte di legge circa: il riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri; disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali; disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale; indulto.
Nell'aprile 2007 è il protagonista della mozione che sfida la maggioranza di Casini e Cesa nel III Congresso dell'UDC. Giovanardi, a dispetto della linea seguita dal partito di dichiararsi autonomo dalla Casa delle Libertà e di intraprendere iniziative indipendenti nell'opposizione al centrosinistra, chiede una riapertura al dialogo con la CdL (e in primo luogo con Forza Italia e Alleanza Nazionale) in nome del comune essere alternativi alla sinistra e di avviare un percorso di collaborazione con tutti i soggetti che aderiscono al Partito Popolare Europeo e si richiamano all'area politica di centro. La candidatura di Giovanardi alla segreteria del partito ottiene il 14% dei consensi.
A novembre 2007, in seguito all'annuncio della nascita del Popolo della Libertà lanciato da Berlusconi, Giovanardi afferma di mostrare interesse verso il nuovo progetto e l'area da lui sostenuta vota, nel consiglio nazionale dell'UDC, per l'adesione al nuovo partito. La posizione si rivela minoritaria e il 4 febbraio 2008 Giovanardi decide di lasciare l'UDC fondando il movimento dei Popolari Liberali[1] per aderire al PDL perché, dice, «con la nostra storia vogliamo essere una componente della costola del Ppe che nascerà in Italia».
A maggio 2008, in un'intervista al sito dei Circoli della Liberta', Giovanardi afferma, in contrasto con il dettato costituzionale che garantisce la liberta' di espressione dei cittadini, l'intenzione di introdurre una legge che proibisca tout court qualsiasi manifestazione antiproibizionista: "Vogliamo dire basta alla cultura della droga. E per farlo vogliamo introdurre nell'ordinamento una norma che impedisca di fare propaganda, anche indiretta, a tutte le droghe, comprese quelle cosiddette leggere [...] Oltre a insistere su prevenzione e formazione, e ad avere invitato prefetti e questori a vigilare e attivarsi con determinazione per contrastare queste irresponsabili iniziative, ci impegneremo a trovare gli strumenti normativi più idonei per non permettere più che manifestazioni propagandistiche come la tre giorni sulla canapa a Bologna possano svolgersi liberamente."[2]
È il Presidente nazionale dell' Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche A.I.O.C..
[modifica] Note
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Carlo Giovanardi
- Articolo su Wikinotizie: Giovanardi attacca l'eutanasia: è polemica in Olanda 17 marzo 2006
[modifica] Collegamenti esterni
- Il sito personale
- Scheda alla Camera
- Giunta per le autorizzazioni
- Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa
- Commissione affari costituzionali alla Camera
- Scheda su openpolis.it di Carlo Giovanardi
- Registrazione intervista Radio24 (in formato mp3)
- Articolo di Repubblica.it sul DDL locali notturni
- Articolo di Beppe Grillo sull'intervista a Radio24
- Articolo del Quotidiano.net sull'abbandono all'Udc