Carcinoma dell'esofago
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Un adenocarcinoma nel tratto della giunzione gastro-esofagea | |
Classificazione e risorse esterne | |
ICD-9-CM | (EN) 150 |
ICD-10 | (EN) C15 |
Sinonimi | |
Carcinoma esofageo |
Il carcinoma dell’esofago è una rara forma di neoplasia (tumore) di carattere maligno, che colpisce l’esofago, le sue forme più comuni sono quella a cellule squamose e l’adenocarcinoma.
Indice |
[modifica] Cenni di storia
Le prime scoperte relative a tale carcinoma le si devono nel corso del XIX secolo, la prima operazione chirurgica atta a rimuovere il tumore è stata, secondo quanto giunto sino a noi, effettuata nel 1913.
[modifica] Epidemiologia
Il carcinoma dell’esofago è diffuso in tutto il mondo, con un incidenza superiore nei paesi asiatici e più precisamente in quelli che una volta erano uniti con l’URSS insieme alla Cina dove si arrivano sino a 500 casi per 100.000 abitanti. In Europa i paesi più colpiti sono Francia e Inghilterra ma con medie molto più basse rispetto a quelle asiatiche, arrivando 11-12 casi su 100.000 abitanti, mentre in Italia è più diffusa verso il nord del paese. Gli uomini sono più esposti e l’età in cui si manifesta si attesta principalmente intorno alla sesta decade.
[modifica] Tipologia
A seconda del luogo di infezione e dell’anatomia patologica abbiamo:
- Carcinoma squamocellulare, si ritrova nel terzo inferiore, medio e superiore dell’esofago. Inizialmente si presenta come una depressione poi si sviluppa in forma vegetante
- Adenocarcinoma, situata soprattutto nell’esofago terminale,
[modifica] Sintomatologia
I sintomi presentano disfagia, dolore toracico, anoressia, tosse, bruciore. Nella fase finale si registrano episodi di vomito.
[modifica] Eziologia
[modifica] Fattori di rischio
Molti sono i fattori di rischio che possono aumentare il pericolo dell’insorgenza di tale malattia nell’individuo, fra essi:
- Il consumo di fumo
- L’assunzione di alcol
- Dieta errata (cibi con presenza di muffa, soprattutto per quanto riguarda la cina)
- Deficit di vitamine
- Una cattiva igiene orale
- Esposizione a nitrosamine
- obesità[1]
- Infezione da papillomavirus[2]
Inoltre vi sono molte malattie che aumentano la possibilità per l’individuo di essere infetto da tale malattia, come la sindrome di Plummer-Vinson, l'acalasia esofagea, malattia da reflusso gastroesofageo, la cui evoluzione, l’esofago di Barrett aumenta il rischio di incorrere in un adenocarcinoma.[3]
[modifica] Stadiazione
- Stadio I, il tumore si ritrova soltanto nella mucosa
- Stadio II, rimane limitato negli strati della parete dell’esofago
- Stadio III invade altri tessuti
- Stadio IV, dove il tumore ha formato delle metastasi, lo stadio più avanzato e quello finale.
[modifica] Esami
Per ottenere una corretta diagnosi alcuni esami sono utilizzati, la cui importanza è derivata dal fatto che prima si scoprono le masse tumorali più la terapia avrà effetto:
- Esofagogramma
- Endoscopia superiore
Mentre per comprendere a quale livello di stadiazione si è giunti esami più semplici, come la tomografia computerizzata o ecografia.
[modifica] Terapie
Quando si ha di fronte un carcinoma bisogna comprendere bene se il rischio sia superiore o inferiore ai benefici che si possono incorrere utilizzando una terapia che debilita la persona.
A seconda dello stadio in cui si trova la formazione del tumore si può agire di conseguenza, il trattamento prevede, dopo un apposita preparazione :
- Resezione esofagea
- Ricostruzione della via alimentare
- Anastomosi
Negli ultimi anni la chemioterapia sta fornendo risultati sempre più soddisfacenti, anche se rimane una terapia palliativa o utilizzata come supporto alla successiva terapia chirurgica.
[modifica] Prognosi
La Prognosi dipende dall’estensione della massa tumorale, ma solitamente non è buona,[4], raramente si supera I 5 anni dall’intervento.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Note
- ^ Merry AH, Schouten LJ, Goldbohm RA, van den Brandt PA (2007). Body Mass Index, height and risk of adenocarcinoma of the oesophagus and gastric cardia: a prospective cohort study. DOI:10.1136/gut.2006.116665.
- ^ Syrjänen KJ (2002). HPV infections and oesophageal cancer. J. Clin. Pathol. 55 (10): 721–8. Template:PMC
- ^ Lagergren J, Bergström R, Lindgren A, Nyrén O (1999). Symptomatic gastroesophageal reflux as a risk factor for esophageal adenocarcinoma. N. Engl. J. Med. 340 (11): 825-31.
- ^ Enzinger PC, Mayer RJ (2003). Esophageal cancer. N. Engl. J. Med. 349 (23): 2241–52. DOI:10.1056/NEJMra035010.
[modifica] Bibliografia
- Joseph C. Segen. Concise Dictionary of Modern Medicine. New York, McGraw-Hill, 2006. ISBN 978-88-386-3917-3
- Douglas M. Anderson; A. Elliot Michelle. Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione. New York, Piccin, 2004. ISBN 88-299-1716-8
- Anacleto Peracchia; Okolicsanyi Lajos, Roncoroni Luigi. Malattie dell’apparato gastrointestinale, 3° edizione. Milano, McGraw-Hill, 2004. ISBN 88-386-2386-4
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