Bratteato
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Un bratteato (dal latino bractea, sottile pezzo di metallo) è una moneta piatta, sottile, battuta su una singola faccia in oro o argento prodotta principalmente in Europa del nord e centrale nella tarda antichità e durante il Medio Evo.
[modifica] Nella tarda antichità e nel primo Medioevo
Dischi circolari, battuti solo da un lato, emessi nel V e VI secolo, i bratteati hanno la loro origine nella imitazione dei medaglioni imperiali romani del basso impero.
I bratteati tardo-antichi fin qui trovati provengono circa 300 dalla Danimarca, 190 dalla Norvegia, 30 dall'Inghilterra e 20 da paesi europei a sud della Danimarca.
Accanto alle figure umani si trovano anche rappresentazioni di animali, tra cui animali con pelliccia, uccelli, cavalli ed animali di fantasia: le immagini di cavalli sono le più rappresentate. Circa un terzo dei bratteati presentano iscrizioni con delle Rune che possono essere interpretate solo in parte.
Per lo studio della mitologia nordica sono meno importanti - nonostante le iscrizioni con le rune -, specialmente perché nella rappresentazioni l'imitazione dei ritratti imperiali romani prevale sulla rappresentazione di modelli tipicamente nordici ed inoltre si ha un'abbondanza di materiale pittorico ma senza un reale riscontro nei testi.
Attualmente i bratteati alto - medioevali noti, circa 950 esemplari, sono suddivisi in sei categorie:
- bratteati A (ca. 87 esemplari): mostrano una faccia umana, su modelli ripresi dalle antiche monete imperiali;
- bratteati B (ca. 88 esemplari): da una a tre figure umane in posizione in piedi, seduta o in ginocchio, spesso accompagnata con animali;
- bratteati C (il gruppo più numeroso con ca. 400 esemplari): mostrano una testa maschile sopra un quadrupede;
- bratteati D (ca. 336 esemplari): mostrano vari animali;
- bratteati F (ca. 14 esemplari): come sottogruppo dei bratteati D, mostrano animali fantastici;
- bratteati M (ca. 17 esemplari): imitazioni dei medaglioni imperiali Romani
Col termine di Bratteato si indicano anche un certo tipo di monili, fatti principalmente tra il quinto ed il settimo secolo, rappresentati da alcuni spettacolari esemplari d'oro. Forati venivano portati, sospesi al collo, presumibilmente come amuleti.
[modifica] Medioevo
I bratteati erano il tipo principale di moneta battuta nelle zone di lingua tedesca, con l'eccezione della Renania, dalla metà del dodicesimo secolo al quattordicesimo secolo. In alcuni cantoni svizzeri, sono state prodotte fino al diciottesimo secolo monete simili ai bratteati (rappen, heller e angster).
La tecnica di produzione variava secondo la regione e l'epoca. I tipi originali erano per lo più rotondi e relativamente larghi. Venivano frequentemente usati anche dei tondelli quadrati, cosicché dopo la battitura si aveva una forma quadrangolare.
Un tipo frequente - più tardo - è il Hohlpfennig (pfennig concavo) o Schüsselpfennig (scodellato) che ha il bordo curvato a forma di piatto.
Una monete sottile, che è battuta su entrambi i lati, in modo tale che l'immagine sia visibile da tutte e due le parti, è detta Dünnpfennig (pfennig sottile) o Halbbrakteat (mezzo bratteato). A volte nel processo di battere venivano sovrapposti più tondelli, e si producevano monete dal disegno indistinto
L'abitudine di dividere i pezzi derivava dal valore dell'argento, che era necessario per effettuare un dato pagamento. Dato che pezzi simili si ritrovano in tesori nascosti, si può ritenere che questa prassi era diffusa e non portava ad una perdita di valore.
[modifica] Bibliografia:
- Hauck, K., 1970: Goldbrakteaten aus Sievern. Spätantike Amulett-Bilder der "Dania Saxonica" und die Sachsen-"Origo" bei Widukind von Corvey, München (Münstersche Mittelalter-Schriften 1).
- Starkey, K., 1999: Imagining an early Odin. Gold bracteates as visual evidence?, Scandinavian studies. The journal of the Society for the Advancement of Scandinavian Study 71-4 (1999), 373-392.
- Simek, R., 2003: Religion und Mythologie der Germanen, Darmstadt.