Boi
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I Boi erano una popolazione celtica originaria dell'antica Gallia dove erano stanziati fin dal VI secolo a.C..
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[modifica] Storia
[modifica] In Italia
Un suo ramo migrò agli inizi del V secolo a.C. (forse dall'Aquitania) in Italia nella valle padana attraverso il passo del San Gottardo, e sostituendosi agli etruschi della città di Velzna (nome latinizzato in Felsina), l'odierna Bologna, che da quel momento si chiamò Bononia.
La storia riportata da Polibio narra che i Boi arrivarono a Felsina chiamati da Ateste, ricco commerciante felsineo che voleva vendicarsi dei suoi concittadini che non gli avevano riconosciuto dei diritti sul patrimonio del giovane Locumone, di cui era tutore. Sempre la leggenda narra che nemmeno i Boi diedero ragione ad Ateste, ma che i doni da lui portati ai celti, li conquistarono a tal punto che questi decisero di trasferirsi dove i doni erano prodotti. Si trattava di vino, salami, frutta e altre leccornie emiliane.
Dagli scavi e dagli studi archeologici si può desumere che ad un certo tempo Felsina era circondata da villaggi abitati da celti e che gli etruschi avevano organizzato nell'Etruria padana una confederazione di città, simile a quella esistente nell' Etruria storica. Di questa confederazione avrebbero fatto parte anche le antiche città di Spina e Marzabotto, ma probabilmente in seguito alle tensioni con i celti, con i romani e con i campani dell'Etruria campana a sud, gli etruschi si ritirarono nella Etruria storica, lasciando volontariamente Felsina ai celti Boi. Questo dato potrebbe essere confermato dal cambio di denominazione toponimica, fatto assai raro e che si verifica solo in caso di sostituzione di popolo o conquista totale e mai in caso di fusioni fra popolazioni.
I Boi furono sconfitti nel 225 a.C. dall'esercito romano, guidato dal console Emilio Papo, nella località di "Campo Regio" presso il promontorio di Talamone.
[modifica] Il ramo orientale dei celti Boi
Il ramo più orientale celti Boi lo troviamo in Pannonia, nella regione del lago Balaton, nel I secolo a.C.. Trovarono rifugio in Boemia in seguito alla guerra condotta contro di loro dal re dei Daci Burebista attorno al 50 a.C.. In seguito furono, in parte annientati ed in parte assimilati dai Marcomanni di Maroboduo, questi ultimi migrati dalle terre del fiume Meno dopo il 9 a.C..