Bioparco
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Il Bioparco è il giardino zoologico di Roma. Attualmente ospita 1144 animali di 222 specie diverse. Si trova all'interno di Villa Borghese.
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[modifica] Storia
Il Bioparco ha una lunga storia. È stato concepito, come zoo, nel 1908 da un'organizzazione, il cui scopo era quello di destinare una zona della città come esibizione di specie animali esotiche a scopo educativo. Lo zoo aveva una superficie di circa 12 ettari e fu costruito nella parte settentrionale di Villa Borghese. Fu inaugurato tra grandi festeggiamenti il 5 gennaio del 1911. Primo direttore fu lo zoologo tedesco Knottnerus-Meyer.
[modifica] I primi anni
Lo zoo fu interamente progettato da Carl Hagenbeck, all'epoca famoso addestratore, che aveva già aperto uno zoo ad Amburgo. Infatti il parco aveva lo stesso stile di quello tedesco: canali e fossati al posto delle sbarre, ed ampi spazi verdi.
Inizialmente lo zoo ebbe grande successo, che però non durò a lungo anche a causa della Guerra Libica e poi della Prima Guerra Mondiale. Divenuto Comunale nel 1917, si progettò una espansione territoriale nel vicino parco dei daini. Nel 1933, l'architetto Raffaella de Vico, iniziò dei lavori in nuove zone, destinate a due attrazioni principali: una grande voliera e un rettilario che furono terminati nel 1935.
[modifica] Dopo la seconda guerra mondiale
La situazione per lo zoo durante la grande guerra fu davvero precaria e il suo degrado divenne sempre più evidente, nonostante alcune aree fossero state rinnovate ed altre completamente ricostruite. Comunque particolare importanza fu rivolta alle attività di ricerca scientifica sotto la direzione del Prof. Ermanno Bronzini (1956-1978). Nel 1970 il rettilario fu chiuso a causa delle sue pessime condizioni. I lavori di ristrutturazione durarono ben nove anni e solamente nel 1983, dunque, poté essere riaperto. Il 13 febbraio 1983 è stato inaugurato con una struttura ampliata, rimasta invariata sino ad oggi. Malgrado le tante difficoltà, il Giardino Zoologico ottenne diversi successi riproduttivi con specie rare o minacciate, come l'elefante asiatico (di cui si sperimentò per la prima volta l'allattamento artificiale), il tapiro asiatico, l'orango, il licaone, il gorilla e il rinoceronte nero solo per citarne alcuni.
[modifica] Dallo zoo al Bioparco
La prima idea di trasformare lo zoo in un bioparco fu presentata la prima volta nel 1994. Nel 1997 fu presentato il progetto di come avrebbe dovuto presentarsi nel futuro il parco; questo seguiva i principi enunciati dalla Gilman Foundation e conteneva le linee guida per i futuri sviluppi. Nell'aprile del 1998 fu fondata la società Bioparco S.p.a. grazie ai finanziamenti del Comune di Roma (51%), della Costa Edutaiment (39%) e del Gruppo Cecchi Gori (10%). A causa degli scarsi successi economici conseguiti, è stata creata una Fondazione che gestisce lo zoo dal 2004.
[modifica] Progetti di riproduzione e reintroduzione
Presso il Rettilario, in collaborazione con l'EEP, si sta attuando un progetto di riproduzione e reintroduzione della specie Testudo kleinmanni[1] in Libia. Il 21 maggio 2007 l'impegno dei curatori del progetto ha riportato un indiscutibile successo riuscendo a riprodurre in cattività 10 esemplari di questa testuggine dalla complessa ecoetologia.
[modifica] Note
- Gippoliti S. 1993. Rome Zoo. Its history, its decline and some proposals for its future. Int. Zoo News 40: 35-39.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Bioparco
[modifica] Collegamenti esterni
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