Basilica dei Santi Gervasio e Protasio
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Basilica dei S.S. Gervasio e Protasio | |
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Città | Rapallo |
Regione | Liguria |
Stato | Italia |
Religione | Cattolica |
Diocesi | Diocesi di Chiavari |
Anno di consacrazione | 1118 |
Stile architettonico | Neoclassico |
La Basilica dei Santi Gervasio e Protasio, nel centro storico di Rapallo, è sede della parrocchia rapallese, che con i suoi 18.000 fedeli è una delle più numerose comunità religiose del comprensorio della Diocesi di Chiavari.
Indice |
[modifica] La storia
L'intitolazione dell'allora chiesa ai Santi venne ufficializzata nel 1118 da Papa Gelasio I in viaggio verso la Francia. Sulla data però gli storici non concordano con tale affermazione, anzi giudicando la targa che ne commemora l'evento un falso. Nel 1604 l'Arcivescovo di Genova protesta, tramite lettera, con la comunità rapallese esigendo lavori urgenti di restauro, prontamente partiti nel 1606, con lo spostamento del coro all'ingresso. I lavori termineranno il 2 giugno 1628 dopo dodici anni di restauro. Nuovi lavori nel 1679 per permettere la costruzione dell'abside, cancellandone l'aspetto architettonico romanico precedente assumendo l'attuale aspetto Settecentesco. Il coro viene nuovamente allungato, nel 1721, mediante colonne a spirale con capitelli in legno di noce completando con la donazione di un crocefisso ligneo (1725) da parte di un cittadino. La croce verrà poi trasferita in seguito nella chiesa frazionale di San Quirico. Il 14 ottobre 1794 la basilica viene invasa dalla furia dell'acqua, devastandone gli arredi religiosi. Subì altre inondazioni durante il XIX secolo fino ad arrivare al bombardamento degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale. Una bomba cadde proprio vicino alla chiesa provocando la morte di due persone, il ferimento grave di altre e la demolizione quasi parziale dell'ala est della basilica. La porta centrale in bronzo è stata scolpita dallo scultore bergamasco Piero Brolis nel 1957, assieme ad Arrigo Minerbi.
[modifica] Il campanile pendente
Il campanile, visibile a fianco della basilica, ha subito negli ultimi tre secoli notevoli problemi architettonici dovuti alla pendenza di esso. Nel 1749 vengono nominati sei commissari con il compito di riprogettare il vecchio campanile già esistente, alzandolo maggiormente per aver maggiore visuale sulla città. Quasi da subito partono i lavori di innalzamento, ma codesto non sopporta il notevole peso minacciando addirittura il crollo. A tali problemi si aggiunse l'allagamento della Basilica l'anno seguente a causa della violenta alluvione e conseguente straripamento del Boate. La pendenza del campanile si fece maggiore del previsto e, dopo il parere di un nuovo architetto, si decide di demolire il vecchio campanile nel 1753. Dopo aver scelto una nuova locazione, quella attuale a fianco dell'abside, i lavori riprendono scatenando però la preoccupazione dello stesso architetto; il neo campanile in costruzione comincia anch'esso a pendere come il precedente (quattro palmi), dovuto si dice ad errori di calcolo relativi allo scavo per le fondamenta, tirando conclusioni affrettate finali con l'opera conclusiva del pinnacolo. Nel 1768 si ripropone l'innalzamento affidando i lavori ad un architetto rapallese. Rimedi alla pendenza vengono posti nel 1880, ma con scarsi risultati; il campanile nonostante gli sforzi degli ingegneri non si sposta di un millimetro.
[modifica] La cupola
Le basi per la costruzione della cupola vennero gettate il 1 gennaio 1914 durante la festa di Capodanno. In tale occasione l'amministrazione rapallese e la curia unirono gli sforzi, specie quelli monetari, presentando un suntuoso progetto ad opera dell'architetto Gaetano Moretti. Si prevede una spesa di costruzione superiore alle 30.000 lire di cui la somma di 5.000 lire verrà spontaneamente donata dalla comunità rapallese. Finalmente dopo un'attesa lunga sei anni nel 1920 si completa la costruzione della cupola, donando l'opera alla cittadinanza.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Gianluigi Barni. Storia di Rapallo e della gente del Tigullio. Genova, Liguria - Edizioni Sabatelli, 1983.
- Pietro Berri. Rapallo nei secoli. Rapallo, Edizioni Ipotesi, 1979.
- Umberto Ricci. La basilica arcipresbiteriale dei SS.Gervasio e Protasio di Rapallo. Le chiese della Diocesi di Chiavari. , 1972.
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