Banca del Tempo
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La Banca del Tempo (abbreviato, BdT) è una particolare forma di associazione che si basa sullo scambio gratuito di piccoli servizi e oggetti tra i soci. Ciascun socio mette a disposizione una parte del proprio tempo (in genere non c'è un limite minimo né un limite massimo) per dare a un altro socio una prestazione nella quale ha una certa abilità. Tutti gli scambi sono gratuiti, ma può essere stabilito un rimborso delle spese vive (materiali acquistati per il servizio, spese di trasporto). Ogni ora di servizio viene valutata, appunto, per un'ora, indipendentemente dal valore intrinseco o commerciale del servizio.
Le attività delle BdT sono molto variegate: lezioni di cucina e piccole manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura delle piante e degli animali, scambio o prestito di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, etc. Anche il tempo dedicato all'organizzazione, all'accoglienza, e alle riunioni o feste viene in genere valutato come tempo scambiato e quindi accreditato o addebitato nel conto personale del socio.
Nate verso il 1988 in Emilia-Romagna, nei primi anni Duemila hanno conosciuto un notevole sviluppo e sono state oggetto di decine di tesi di laurea, di centinaia di articoli, interviste, pubblicazioni. La particolare attività (a mission non definita) coinvolge persone assai diverse per età, condizioni sociali e culturali. Gli iscritti sono in prevalenza donne (circa 70 percento). L'età media si sta progressivamente abbassando in quanto l'utilizzo costante dell'informatica (mail e web) ha coinvolto anche le fasce giovani della società.
Le BdT collaborano spesso con altre associazioni similari e partecipano con propri progetti ai bandi pubblici o privati per il sostegno del volontariato previsti dalla legge 53/2000 e da varie leggi regionali.