Bambara
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I Bambara o Bamana sono l'etnia principale del Mali (2.500.000 persone, circa il 32% della popolazione complessiva del paese).
Le regioni in cui i Bambara sono più numerosi sono quelle di Ségou e di Bamako, nella regione di savana al centro del Mali, ma ci sono comunità bambara anche in altre zone. La loro lingua è parlata anche da altre popolazioni della zona.
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[modifica] Storia
Come i Malinke e i Marka (con cui hanno ancora moltissimi tratti in comune), i Bambara discendono dall'antico Impero del Mali. Alcuni storici ritengono che si debba a loro l'introduzione dell'agricoltura nell'Africa subsahariana. Dopo il crollo dell'Impero del Mali, nella regione si formarono diversi regni, fra cui quello di Segou (1660-1881) e quello di Kaarta (1670-1851).[1] Un Regno Bambara si sviluppò a partire dal XVII secolo e raggiunse l'apica della propria potenza e ricchezza fra gli anni 1760 e 1780, durante il regno del sovrano N'golo Diarra. L'arrivo dei francesi pose fine al regno alla fine del XIX secolo.[1]
[modifica] Economia
I Bambara sono principalmente agricoltori, in particolare di miglio. Praticano anche l'allevamento.
[modifica] Arte
I bambara sono noti per la loro abilità nella lavorazione di ferro, legno, cuoio, ceramica e tessuti. Particolarmente caratteristico della loro produzione artigianale è il chiwara o tjiwara, un copricapo-maschera tradizionale di legno intagliato, in forma di antilope, che viene indossato nelle cerimonie religiose. Tutte le maschere bambara sono realizzate in un particolare stile chiamato segou, caratterizzato tra l'altro da volti piatti, nasi a forma di freccia, e segni triangolari che rappresentano cicatrici decorative. Una grande mostra di arte bambara è stata tenuta nel 2001-2002 al Rietberg Museum di Zurigo e al Museum of African Art di New York.[2]
[modifica] Religione
Nonostante l'azione dei missionari, il cristianesimo non ha mai attecchito in modo significativo nella comunità bambara, che è tutt'oggi prevalentemente animista; in tempi recenti si è osservato invece un processo di islamizzazione.
[modifica] Società
La società tradizionale bambara è suddivisa in sei caste iniziatiche maschili, chiamate dyow (al singolare dyo), per esempio i komo e i koré.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- (EN) African Art Collection contiene molte informazioni sulla cultura Bambara
- Jean-Paul Colleyn (a c. di), Bamana: The Art of Existence in Mali. Museum of African Art, New York 2001
- Jacques Kerchache, Jean-Louis Paudrat e Lucien Stephan, L'art et les grandes civililitations: L'art africain, Mazenod, Parigi 1988
- Jerry L. Thompson, Susan Vogel, et al., Closeup: Lessons in the Art of Seeing African Sculpture, The Center for African Art, New York 1991
- Youssouf Tata Cisse, Les dieux et les hommes: permanence du sacre dans les arts bambara, in Arts d' Afrique, Musee Dapper, Gallimard 2000.