Anisakis
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Anisakis |
||||||||||||||
Anisakis sp. nell'intestino di Clupea harengus |
||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
L'anisakis è un verme parassita di diverse specie ittiche che può provocare una malattia nell'uomo (anisakidosi). Questi parassiti si trovano da adulti nell'addome dei pesci e sono visibili ad occhio nudo, intorno ai visceri. Sono anche presenti all'interno delle carni prevalentemente nella parte inferiore del pesce dove assumono una colorazione biancastra. Misurano dai 1 ai 3 cm, vanno dal colore bianco al rosato, sono sottili e tendono a presentarsi arrotolati su se stessi. La gravità della malattia che apportano dipende sia dalla quantità di parassiti ingeriti sia dalla sensibilità individuale del consumatore. I sintomi vanno da semplici disturbi gastro enterici (dolori addominali, vomito, diarrea) alla possibile perforazione intestinale e dello stomaco o a reazioni di tipo allergico; i sintomi compaiono dopo qualche giorno dall'ingestione del prodotto infestato. I prodotti ittici più a rischio sono:
- sardine
- aringhe
- acciughe
- naselli
- merluzzi
- code di rospo
- molluschi
- cefalopodi
Per risolvere il problema sarebbe sufficiente l'eviscerazione immediata del pesce (che però non viene fatta mai) oppure un immediato congelamento rapido (il parassita muore dopo 24 ore a -20°C).