Angiolo Poli
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Angiolo Poli fu un poeta-contadino. Nacque a Villa Bartolomea il 12 maggio 1903 e morì a Verona all'Ospedale Psichiatrico S. Giacomo il 22 marzo 1941, a 57 anni. Venne sepolto nel cimitero di Villa Bartolomea.
[modifica] Vita
Angiolo amava la campagna e per questo scrisse poesie in dialetto veronese sulla sua terra natìa, appunto Villa Bartolomea e la sua Valle. Non ha mai voluto pubblicare le sue posie, infatti le scriveva solo per se stesso. Ma nel 1935 un gruppo di amici lo convinse a pubblicare un fascicolo con una ventina di poesie intitolato "Tera e Vilani". Otto anni dopo la sua morte, nel 1949, sempre quei suoi amici misero insieme 123 poesie, che stamparono a Legnago col titolo "Poesie". Nel 1991 (a 50 anni esatti dalla sua morte) venne ristampata quella raccolta di poesie, con il vecchio nome di "Tera e Vilani".
[modifica] Poesie
Tra le sue poesie più famose possiamo ricordare "El me paese", in cui descrive Villa Bartolomea, e "El Roaron de Biolca", in cui parla del Roaron, quercia ultracentenaria ormai scomparsa sita in Biolca, una zona della Valle.
« Vecio Roaron che te si nato in Biolca, vecio guardian de tuta la me vale, chi è stà a piantarte là me bel gigante? » |
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(Angiolo Poli, El me paese)
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