Alvaro Cunhal
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Alvaro Cunhal (Se Nova, 10 novembre 1913 – Lisbona, 12 giugno 2005) è stato un politico portoghese.
Nel 1934 divenne segretario dell'"Organizzazione Studentesca dei Giovani Comunisti Lusitani". Contrario alla dittatura di Antonio Salazar, venne arrestato per "attività antifascista" nel 1940, anno in cui si sarebbe dovuto laureare in legge. Riuscì comunque ad ottenere la laurea con lode, seppur obbligato dalla polizia del Portogallo ad essere scortato fin dentro l'Università.
Condannato successivamente a trenta anni di carcare per la sua attività comunista e filo-sovietica, visse parte della sua esistenza in clandestinità dopo essere evaso dal carcere di "Fuerte de Peniche" nel 1960. Al momento dell'arresto, avvenuto nel 1949, un gruppo di intellettuali quali Jorge Amado e Pablo Neruda scrissero in suo onore il componimento «La làmpara marina». In seguito, si trasferì in URSS.
Soggiornò a Mosca e a Parigi, tornando poi nel suo paese durante la Rivoluzione dei garofani che cacciò il dittatore Marcello Caetano e fece tornare la democrazia in Portogallo. A causa del suo carisma, nel 1961 venne nominato per acclamazione segretario del Partito Comunista Portoghese, che guiderà per più di trenta anni. Durante il periodo di transizione democratica che precedette le elezioni del 1976, egli venne nominato ministro (senza portafoglio) dell'azione governativa.
Contrario all'"eurocomunismo" di Enrico Berlinguer, egli resterà sempre un ardente marxista-leninista convinto, e non rinunciò mai alla sua ortodossia, che lo spinse a rifiutare la collaborazione con le forze della sinistra moderata e ad aderire, nel 1979, alla coalizione di estrema sinistra APU formata dal PCP, dal Movimento Democratico Portoghese e da altri gruppi di ispirazione stalinista e maoista.
Nel 1982 APU ottenne il 20,7% dei voti e 325 seggi al parlamento. Per il comunismo portoghese, questo sarà il miglior risultato della storia. Nel 1986 Cunhal si candida come vicepresidente del comunista Salgado Zenha durante le elezioni presidenziali, in cui il duo otterrà il 20,9% dei voti. Nel 1987, dopo che nelle elezioni legislative ottenne il 19,4% delle preferenze e 305 seggi, Alvaro Cunhal decise di concludere l'alleanza con il Movimento Democratico Portoghese, giudicato troppo moderato, e di aderire al nuovo progetto Coalizione dell'Unione Democratica, insieme a Verdi e socialisti rivoluzionari.
La nuova formazione ottenne il suo maggior risultato durante le elezioni europee del 1989 (14,4% dei consensi e 595.000 voti circa). Dopo la clamorosa sconfitta alle politiche di due anni dopo (8,8% dei voti e 500.000 suffraggi), Cunhal decise di dimettersi da segretario del partito e della coalizione, pur rimanendo presidente onorario dell'alleanza che, pur tra mille difficoltà, continua ad esistere ancor oggi.
Da quel momento fino alla morte egli, sotto lo pseudonimo di Manuel Tiago, ha scritto numerosi saggi, libri ed articoli. Morì alle sei del mattino del 12 giugno 2005: il suo partito si è limitato a dare l'annuncio «con profondo dolore ed emozione» ma senza particolare enfasi.