Almeida Garrett
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João Baptista da Silva Leitão de Almeida Garrett (Oporto, 4 febbraio 1799 – Lisbona, 9 dicembre 1854) è stato uno scrittore portoghese del periodo romantico.
Figlio di António Bernardo da Silva Garrett e di Ana Augusta de Almeida Leitão, lo scrittore trascorse parte dell'infanzia in Portogallo ma, quando le truppe napoleoniche invasero il paese, dovette rifugiarsi con la famiglia nelle isole Azzorre (ad Angra do Heroísmo). Nelle Azzorre si occupò della sua istruzione lo zio Dom Alexandre da Sagrada Família, vescovo di Angra. Nel 1818 si stabilisce a Coimbra dove studia Diritto. In quello stesso anno pubblica O Retrato de Vénus, lavoro che gli costa un processo per "materialismo ateo e immorale" e nel quale si firma per la prima volta con il nome d'arte Almeida Garrett.
Nel 1820 partecipa alla Rivoluzione liberale portoghese e nel 1823 viene esiliato in Inghilterra. Si sposa con Luísa Midosi, in seguito si trasferisce in Francia dove scrive Camões (1825) e Dona Branca (1826). Nel 1826 può far ritorno in Portogallo, dove soggiorna per due anni fino alla salita al trono di Michele I, che ristabilisce nel paese un regime dispotico di tipo assolutista (1828). È così costretto a riparare per la seconda volta in Inghilterra dove, quello stesso anno, pubblica Adozina e Catão.
Tra il 1828 e il 1834 Almeida Garrett, insieme ad Alexandre Herculano e Joaquim António de Aguiar, prende parte all'"atterragio di Mindelo", nel corso delle guerre liberali portoghesi che si concludono con l'istituzione della monarchia costituzionale.
Negli ultimi anni di vita lo scrittore si può così dedicare completamente all'attività letteraria che raggiunge il suo punto più alto con la pubblicazione di quello che è considerato il suo capolavoro: Frei Luís de Sousa (1843).
Nel 1841 gli viene conferito il titolo nobiliare di "Visconte di Almeida Garrett". Muore di cancro nel 1854.
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