Eugenio Bruschini
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Eugenio Bruschini (Bellagio, 3 marzo 1939 – 1992) è stato un ex calciatore italiano.
[modifica] Carriera
Questo sfortunato portiere ha rappresentato una delle più grandi promesse, purtroppo non realizzate sino in fondo, del calcio italiano degli anni '60. Cresciuto calcisticamente nell'Unione Sportiva Bellagina passa successivamente al Lecco dove ha esordito diciottenne in Serie B e nel 1960, a 21 anni, in Serie A. Titolare dei lombardi prima nei due capionati di Serie B e successivamente nei due disputati nella massima serie, venne notato da Paolo Mazza, indimenticato presidente della Spal, che si innamorò si questo ossuto e lungo - era alto 1,83 - portiere. Mazza era desideroso di dare finalmente alla Spal un guardiano più sicuro e meno alterno di Maietti e Patregnani che si alternarono nel caampionato precedente; portò quindi Bruschini a Ferrara pagandolo, contrariamente alle sue abitudini, un prezzo consistente oltre alla comproprietà di Bagatti. Bruschini non deluse il mago di campagna ed in una Spal che alla terza giornata era prima in classifica, si contraddistinse per le parate spettacolari oltreché per la straordinaria continuità. 33 presenze per Bruschini con la Spal ed anche la convocazione in maglia azzurra a fare il vice di Giuliano Sarti. In quegli anni molti portieri dell'età di Bruschini erano o stavano entrando nel giro della Nazionale - Vieri, Mattrel, Albertosi, Pizzaballa, Anzolin, Bandoni, Cei - quindi per Bruschini si aprì un periodo estremamente interessante. Nel 1963 fioccarono le proposte a Mazza per Bruschini - il Milan offrì Balzarini oltre a 50 milioni - ma il presidente spallino rifiutò, certo come era che l'anno successivo avrebbe fatto ancor più incetta di quattrini per sanare il traballante bilancio di una provinciale di lusso come la Spal. Sicuramente ancora una volta non si sarebbe sbagliato se la sfortuna non avesse tramato contro Mazza e Bruschini.
Nel 1964, dopo aver giocato 11 partite sulle prime 12 di campionato, nel corso di un allenamento durante il quale il trainer della Spal Giacomo Blason - che pure lui era stato portiere - impegnava seriamente Bruschini mettendolo sotto torchio, l'estremo difensore biancoazzurro si procurò un grave infortunio alla spalla. Quell'infortunio fu l'inizio di un calvario che compromise la carriera di Bruschini - oltreché l'inizio dell'incrinarsi dei rapporti tra Mazza e Blason - che venne prontamente operato ma che non giocò più in quel campionato. L'anno successivo, retrocessa la Spal in Serie B, Bruschini riprese il suo posto di titolare e parve ritornato quello di prima. Ebbe anche la soddisfazione di alternarsi con Bandoni a guardia della porta della rappresentativa nazionale di Serie B nella vittoriosa gara giocata a Napoli il 3 gennaio 1964 contro la Francia e guidata per l'occasione dallo stesso Mazza. Tornata la Spal in Serie A, Bruschini fu riconfermato titolare ma dopo la prima partita dovette sottoporsi ad un secondo intervento alla spalla e fu sostituito da Cantagallo. Dopo Natale riprese il suo posto ma in febbraio, contro il Lanerossi Vicenza, in una coraggiosa uscita su Vinicio, si infortunò di nuovo subendo una lussazione alla spalla già due volte operata. Bruschini non riuscì più a riprendersi e la sua carriera, come titolarono i giornali dell'epoca, parve definitivamente conclusa.
Bruschini però non si perse d'animo e, tornato sulle rive del lago di Como, nel 1967 riprese a giocare nelle fila del Chiasso nella Serie A Svizzera. Dopo un paio d'anni di attività, in cui venne apprezzato come uno dei migliori portieri della massima serie svizzera, a Bruschini furono riscontrati alcuni seri problemi cardiaci. A quel punto Bruschini si ritirò definitivamente e a seguito di quei problemi cardiaci disgnosticati ai primi degli anni '70, scomparve prematuramente a 53 anni.
Alla notizia della sua morte la Spal, in quel momento occupata a concentrasi sulla sua imminente ed effimera promozione in Serie B, non lo ricordò nè con il tradizionale minuto di raccoglimento, nè con il lutto al braccio. Se ne andò così, fra molta ed incomprensibile indifferenza, quello che con ogni probabilità fu il più grande portiere biancoazzurro di tutti i tempi assieme a Bugatti. Bruschini ha disputato nella Serie A italiana 113 gare ed un centinaio sono quelle che ha disputato nella Serie B sempre nel nostro Paese.