Alberto Cavaliere
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« Mi parli del cloro: "Composto trovasi, puro non già,/ per la sua massima affinità./ Giallo-verdognolo, d'odor non grato,/ è un gas venefico, che ci vien dato" » | |
(Alberto Cavaliere, Chimica in versi, Zanichelli, 1928 - 2ª edizione)
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Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Alberto Cavaliere | |
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Luogo nascita | Cittanova, Italia |
Data nascita | 19 ottobre 1897 |
Titolo di studio | Laurea in Chimica |
Professione | Giornalista e politico |
Partito | Partito Socialista Italiano |
Legislatura | II |
Incarichi parlamentari | |
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Alberto Cavaliere (Cittanova, 19 ottobre 1897 – Milano, 7 novembre 1967) è stato un poeta, giornalista e politico italiano.
Indice |
[modifica] Biografia
Dotato di una straordinaria capacità nel creare versi in rima, appena dodicenne venne espulso dal collegio per una poesia che satireggiava i suoi professori: un componimento caustico ma dalla metrica ineccepibile.
Alberto Cavaliere viene spesso ricordato per la sua "Chimica in versi", originale libro scaturito da un esame non superato all'Università. Non scoraggiato dal fallimento, decise di rendere in versi l'intero corso di Chimica Generale; si ripresentò davanti al docente e cominciò, ad ogni domanda, a sciorinare le sue rime, superando l'esame, davanti al professore dapprima spiazzato poi meravigliato dall'abilità poetica del suo alunno.
Laureatosi in Chimica all'Università di Roma, si trasferì a Milano dove esercitò per un breve periodo la professione di chimico, poi abbandonata per dedicarsi alla satira in versi ed al giornalismo. Durante il fascismo, Cavaliere partecipò all'opposizione contro il regime; iscrittosi per qualche anno al P.C.I. clandestino, dopo l'8 settembre si iscrisse al P.S.I.
La popolarità acquisita nell'immediato dopoguerra convinse il partito a candidarlo nel 1951 al Consiglio Comunale di Milano e due anni dopo alle politiche. Entrambe le candidature si rivelarono vincenti, ottenendo voti di preferenza maggiori di tanti politici di professione. Deputato per il P.S.I. nella legislatura 1953-1958, non perse la sua vena poetica, presentando argute e pungenti interrogazioni parlamentari in versi che, secondo molti, gli costarono la ricandidatura.
Il 30 ottobre 1967, una motocicletta lo travolse a Sanremo. Ricoverato nell'ospedale locale e poi trasferito a Milano, si spense la mattina del 7 novembre, dopo una notte passata in rianimazione.
Il Comune di Milano gli intitolò una via [1], mentre il suo paese natale, Cittanova, gli intitolò una piazza e nel 1973 commissionò, in sua memoria, una scultura al figlio artista Alik.
[modifica] Libri
- Chimica in versi (Rime distillate), Nicola Zanichelli, 1928
- Chimica in versi, Zanichelli, 1935
- Storia Romana in versi, Signorelli Editore, 1939
- Le soste del vagabondo
- La strada sull’abisso
- Reparto agitati
- Quella villa è mia (romanzo)
- Le frontiere dell’impossibile (romanzo)
- Il megalomane (romanzo)
- La parola di Alberto Cavaliere
- Da Cesare a Churchill (Storia d’Inghilterra)
- Satire politiche
- L’Abissinia liberata
- Radio cronache rimate
- Due lombardi alla prima crociata
- La storia di Milano in sesta rima
- H2O. Chimica in versi, Mursia, 2004
[modifica] Collaborazioni
- Il Travaso
- Bertoldo di Guareschi e Mosca
- La Domenica del Corriere
- L’Illustrazione italiana
- Il Becco giallo
- Marc'Aurelio
- Stampa Sera
- Avanti!
- Radio Milano
[modifica] Note
- ^ Le vie di Milano. Dizionario di toponomastica milanese. Pagina 93, Hoepli, 2005 ISBN 882033495X
[modifica] Altri progetti
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