Obbligazione zero-coupon
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Un'obbligazione zero-coupon (nota anche come Zero-Coupon Bond, abbreviato ZCB) è un'obbligazione il cui rendimento è calcolato come differenza tra la somma che il sottoscrittore riceve alla scadenza e la somma che versa al momento della sottoscrizione.
L'esempio tipico di un titolo zero-coupon è il BOT (Buono Ordinario del Tesoro).
Quando le obbligazioni avevano forma cartacea, il pagamento degli interessi avveniva dietro consegna di un tagliando, staccato dall'obbligazione. Nel caso delle obbligazioni zero-coupon tale tagliando non esisteva. Di qui il termine zero-coupon.
Anche se non esiste un limite alla durata di tale tipo di obbligazioni, di solito esse vengono usate quando la durata è pari o inferiore all'anno. Questo perché in caso di obbligazioni di durata superiore all'anno il sottoscrittore rinuncia al periodico incasso degli interessi maturati nel periodo precedente, potendo incassare il capitale versato e gli interessi maturati (sottoforma di guadagno in conto capitale) solo alla scadenza dell'obbligazione. Gli zero coupon a 12, 18 o 24 mesi sono tipicamente emessi da emittenti statali; quelli a durata superiore, decennale o anche trentennale, sono invece prerogativa di organismi sovranazionali (per es. BEI) o banche d'affari di levatura mondiale.
Il meccanismo di emissione prevede quindi che a fronte di un valore nominale pari a 100, il sottoscrittore dell'obbligazione versi all'emittente una somma inferiore a 100 (supponiamo ad esempio 97) incassando, alla scadenza, 100. In questo esempio il rendimento è quindi pari a 3/97 (3,09%) poiché il sottoscrittore ha effettivamente versato solo 97, pur trovandosi in mano un titolo dal valore di 100.