Malta (materiale)
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La malta è costituita da una miscela di legante, ad esempio cemento e/o calce, acqua e un aggregato fine detto anche sabbia.
Una malta è dunque un sistema composito di proprietà variabili in funzione della natura dei suoi componenti. È usata in edilizia come legante per murature, sottofondi, massetti, intonaci ed altre applicazioni.
La malta si irrigidisce mediante due processi: la presa e l'indurimento.
In base ai fenomeni che occorrono durante queste fasi si possono distinguere due famiglie di malte: le malte aeree e le malte idrauliche. Le prime danno presa ed indurimento soltanto se messe a contatto con l'aria, le seconde possono dar luogo alle reazioni di indurimento, quindi dopo aver fatto presa, anche se immerse in acqua.
Le malte aeree si ottengono per miscela di un legante aereo, gesso o calce aerea, con una sabbia inerte.
Le malte idrauliche possono invece essere confezionate o a partire da un legante idraulico (cemento o calce idraulica) con un qualsiasi aggregato, oppure utilizzando una calce aerea ed un aggregato reattivo. Quest'ultimo caso è quelle delle cosiddette malte "pozzolaniche" o malte "a cocciopesto", il cui uso era noto già ai tempi dei Fenici e che vennero perfezionate dai Romani che con esse costruirono e resero impermeabili i sistemi di adduzione dell'acqua quali acquedotti e cisterne. Questa tecnologia è alla base anche delle mura a sacco romane e con essa è stato possibile realizzare la volta del Pantheon di Roma, che però tecnicamente è costituita da calcestruzzo, visto che oltre all'aggregato fine contiene anche un aggregato grossolano.
Quando una malta è ottenuta utilizzando contemporaneamente più leganti prende anche il nome di malta bastarda.
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