Fedone
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Il Fedone è uno dei più celebri dialoghi di Platone. Ultimo dialogo della prima tetralogia di Trasillo, sembrerebbe un dialogo giovanile del filosofo, anche in considerazione del contesto in cui si svolge (la morte di Socrate). Lo studio stilistico dell'opera, tuttavia, più narrativa che dialogica, motiva alcuni studiosi ad assegnare l'opera alla maturità del filosofo.
Argomento centrale dell'opera è l'immortalità dell'anima, in sostegno della quale Platone porta tre diverse argomentazioni: la dottrina della reminiscenza (più dettagliatamente esposta nel Menone), la differenza sostanziale fra l'anima e il corpo e la constatazione che l'idea della morte non può risiedere nell'anima, che è partecipe invece dell'idea della vita.
Celeberrimo il finale, dove Socrate, morente per avere ingerito la cicuta e circondato dai suoi allievi piangenti, li esorta ad offrire un gallo ad Esculapio (dio della medicina), in segno di ringraziamento per la liberazione dalla vita.
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