Thomas Lüthi
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Thomas Lüthi | |
Svizzera | |
Carriera nel Motomondiale | |
(Aggiornamento 9 giugno 2008) | |
Esordio | 2002 in 125 |
Mondiali vinti | 1 |
GP disputati | 91 |
GP vinti | 5 |
Podi | 11 |
Pole position | 5 |
Giri veloci | 1 |
campione del mondo 125 (2005) | |
Albo d'oro | Gran Premi | Circuiti | Piloti |
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Thomas Lüthi (Oberdiessbach, 6 settembre 1986) è un motociclista svizzero. È alto 164 centimetri e pesa 49 chilogrammi.
Giovanissimo cominciò la sua carriera motociclistica con le mini-moto, divenendo campione nazionale nel 1997 ed europeo nel 1999. Passato alle motociclette della classe 125, dopo buoni risultati ottenuti da dilettante nel 2002 la Honda gli diede la possibilità di correre sette gare nel mondiale della ottavo di litro, e Luthi si mise in luce nel Gran Premio motociclistico del Portogallo, disputato sotto la pioggia, che concluse in 9° posizione.
Pilota inizialmente abbastanza discontinuo, nel 2003 fa il suo primo salto di qualità e corse l'intera stagione della 125 ed ottenne il suo primo podio grazie ad un secondo posto nel Gran Premio motociclistico di Catalogna, perso in volata di misura dallo spagnolo Daniel Pedrosa, futuro campione del mondo. Nella restante parte dell'annata Luthi ottene un quarto in Malesia e concluse la stagione in 15° piazza con 68 punti iridati.
Nella stagione 2004 un infortunio capitatogli durante l'inaugurale Gran Premio motociclistico del Sudafrica lo condizionò negativamente per tutto l'anno, impedendogli non soltanto di correre i successivi due Gran Premi ma anche di acquistare una forma fisica decente. La deludente stagione si concluse con un misero 24° posto frutto di soli 14 punti, ottenuti tra l'altro tutti nelle ultime tappe del calendario: a molti Luthi sembrò, a soli 18 anni, un pilota incapace di lottare ai vertici della classifica che si sarebbe dovuto accontentare delle posizioni di rincalzo.
Incredibilmente, la stagione 2005 sarà per lui quella della consacrazione: dopo un ritiro, un terzo ed un quarto posto nelle prime tre corse, vinse il quarto appuntamento della stagione, il Gran Premio motociclistico di Francia, ed incominciò la sua rimonta al vertice , che si sarebbe conclusa dopo un'altra decisiva affermazione nel Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca. Inizia così un duello con il finlandese Mika Kallio, pilota esperto e dotato di una moto decisamente superiore. Emblematico fu il duello serratissimo con il finlandese in Malesia, dove riuscì a precederlo di soli due millesimi di secondo. Seguirono altre gare dove lo svizzero seppe fare meglio del rivale, approfittando di un mancato rispetto di un ordine di scuderia in Qatar da parte di Gabor Talmacsi, compagno di Kallio, e di una scivolata dello stesso Kallio all'ultimo giro del GP di Turchia, dove il pilota elvetico rimase in piedi con freddezza e raccolse punti importanti per presentarsi in vantaggio all'ultima corsa a Valencia. In Spagna, Luthi aveva bisogno di un risultato modesto (un 13° posto) per fregiarsi del titolo, risultato che sarebbe bastato anche se Kallio fosse riuscito a vincere. Luthi, messo sotto pressione per la posta in palio, decide di fare il ragioniere ottenendo il nono posto, risultato sufficiente a garantirgli il titolo. Con questo successo iridato, Luthi riporta il titolo mondiale in Svizzera, 20 anni dopo Stefan Doerflinger che era riuscito a vincere nel 1985 il titolo della classe 80.
[modifica] Collegamenti esterni
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