SdKfz 250 (trasporto truppe)
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SdKfz 250 | |
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SdKfz 250 esposto al museo di Svidnik |
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Caratteristiche generali | |
Equipaggio | 2+4 |
Lunghezza | 4,56 m |
Larghezza | 1,95 m |
Altezza | 1,98 m |
Peso | 5,34 t |
Corazzatura ed armamento | |
Corazzatura | acciaio,14,5 mm frontale 8 mm laterale |
Armamento primario | 2 mitragliatrici leggere MG 34 |
Mobilità | |
Motore | Maybach HL 42 TKRM diesel a 6 cilindri da 4,17 litri 100 (a 2800 rpm) hp |
Trazione | semicingolata |
Sospensioni | barre di torsione sui cingoli e balestre trasversali per le ruote anteriori |
Velocità | 65 km/h |
Potenza/peso | {{{rapporto Pp}}} hp/ton |
Autonomia | 300 km |
Pendenza max | 24% |
Il SdKfz 250 era un semicingolato da trasporto truppe tedesco della seconda guerra mondiale, destinato al trasporto di una squadra di fanteria. Su questo veicolo base fu costruita una serie notevole di veicoli specializzati per i diversi compiti sul campo di battaglia. Il modello base fu modificato verso la fine della guerra per semplificare la costruzione. Il SdKfz 250 fu utilizzato principalmente come veicolo da combattimento della fanteria, in quanto dal vano del veicolo la fanteria era in grado di usare le armi in propria dotazione.
Indice |
[modifica] L'origine
Già nel corso della prima guerra mondiale apparve chiaro che i carri armati avevano limitazioni di impiego tali da rendere necessaria la loro cooperazione con le altre armi, e per prima la fanteria, sul campo di battaglia. Questo comportava una dotazione di mezzi per la fanteria che la mettesse in grado di operare con la stessa velocità operativa dei carri armati, quindi la fanteria doveva essere meccanizzata o almeno motorizzata. Mentre in Gran Bretagna e Francia l'orientamento era di creare una fanteria motorizzata (portata sul campo di battaglia da veicoli che successivamente restavano fuori dall'area degli scontri) in Germania i teorici della guerra si resero conto abbastanza presto che, per cooperare appieno con i carri armati, la fanteria doveva essere meccanizzata, cioè trasportata da veicoli che operavano entro il campo di battaglia, quindi partecipando agli scontri in collaborazione con i carri.
Fin dall'inizio degli studi sul riarmo, quindi, l'esercito tedesco studiò mezzi in grado di operare in congiunzione con i carri armati. In base a diverse considerazioni fu deciso di utilizzare veicoli semicingolati, che unissero la capacità fuori strada del cingolo con la facilità di guida dei veicoli ruotati. I primi veicoli semicingolati furono sviluppati come trattori di artiglieria, quindi privi di protezione, fra questi il veicolo SdKfz 10, un trattore leggero da 1 t progettato dalla ditta Demag entrato in servizio nel 1939. Avendo constatato con il SdKfz 251 i vantaggi del trasporto delle fanterie sul campo di battaglia con mezzi semicingolati, fu richiesto di sviluppare da questo trattore un veicolo semicingolato leggero, appunto il SdKfz 250.
Il telaio del SdKFz 10, tuttavia, si dimostrò subito poco adatto per i nuovi compiti, quindi la parte cingolata del sistema di trazione fu modificata, accorciando il telaio ed eliminando l'ultimo assale del treno di cingoli. Questo permise di caricare sul telaio una struttura blindata progettata dalla Büssing NAG (la stessa ditta che aveva progettato la struttura del SdKfz 251).
[modifica] La tecnica
Il SdKfz 250 era dotato, come il SdKfz 251, del motore Maybach HL 42 da 4170 cm3 che sviluppava una potenza di 100 CV a 2800 giri al minuto, cui era accoppiato il cambio Maybach Variorex VG 12018 (7 marce avanti e 3 indietro). Le sospepensioni per le ruote erano a balestra singola trasversale, mentre il ruotismo dei cingoli era a barre di torsione (una per ogni sistema di ruota). Il sistema delle ruote, come su tutti i semicingolati tedeschi, era a ruote di grande diametro senza ruotino tendicingolo, a 2 coppie di ruote, alternativamente strette e sagomate ad H, con una ruota di trazione anteriore ed una ruota di rinvio posteriore.
La struttura blindata fu studiata dalla Büssing NAG, nello sviluppo del SdKfz 250 fu tenuto particolarmente conto della protezione delle truppe trasportate, quindi il vano di trasporto fu realizzato con lamiere di spessore variante da 8 a 14,5 mm inclinate di circa 30° per aumentare la protezione balistica, mentre la parte anteriore del veicolo, comprendente la cabina di guida per il guidatore ed il comandante ed il vano motore, fu completamente protetto anche superiormente. Il vano di trasporto invece era a cielo aperto, e, se questo fatto rendeva le truppe più soggette ad ingiurie da schegge di artiglieria o granate, d'altra parte permetteva ai fanti di utilizzare la proprie armi, sfruttando comunque la protezione fornita dalla blindatura. A differenza del SdKfz 251, che aveva la parte posteriore del vano di combattimento a diedro, nel SdKz 250 questa era piana, con un portellone singolo per la fuoruscita degli uomini. L'armamento del veicolo di base era dato da due mitragliatrici MG34 (sostituite nel corso della guerra da MG42), quella anteriore era scudata, mentre quella posteriore, montata su un piedistallo a candeliere con testa sferica, poteva essere usata anche in funzione contraereri. I veicoli erano provvisti di ganci di traino e generalmente avevano cassette per contenere attrezzature varie sui parafanghi posteriori.
Nel 1943 la struttura blindata fu riprogettata, per ridurre il numero di lamiere richieste per la costruzione, quindi venne realizzata una struttura con la parte inferiore verticale (simile a quella dell'SdKfz 251 Ausf. D), questo modello rimase in produzione fino agli ultimi giorni di guerra. In totale furono cotruiti 5930 veicoli delle varie versioni.
[modifica] L'impiego
Il SdKfz 250, dato il suo particolare ruolo tattico, fu usato dai Panzergrenadiere (fanteria meccanizzata) e dalle unità di altre armi delle divisioni corazzate. I battaglioni di Panzergrenadiere operavano sia nell'ambito delle divisioni corazzate, sia in divisioni di fanteria meccanizzata (Panzergrenadieredivision).
I primi veicoli di questo tipo vennero assegnati all'inizio del 1940 per essere successivamente distribuiti a tutti i reparti meccanizzati dell'esercito tedesco. Nonostante questo obiettivo fosse bene in mente ai pianificatori in realtà non fu mai raggiunto, a causa dei limiti della capacità produttiva tedesca. Nell'ambito delle unità a cui fu assegnato il SdKfz 250 operò, a partire dalla campagna di Francia, su tutti i fronti in cui operarono le forze tedesche, sia sul fronte occidentale sia su quello orientale sia su quello mediterraneo.
[modifica] Le varianti
Sul veicolo base descritto sopra vennero realizzate molte varianti per compiti specializzati, identificate nelle indicazioni tedesche da un numero che seguiva una barra dopo il "SdKfz 250" comune. In totale furono prodotti 5930 veicoli delle differenti varianti il 1939 e il 1945.
- SdKfz 250/1 - Trasporto truppa (Leichter Mannschaftstransoprtwagen), con 2 uomini di equipaggio e la capacità di trasportarne 4 (mezza squadra di fanteria), armato con 2 mitragliatrici leggere.
- SdKfz 250/2 - Veicolo per comunicazioni telefoniche (Leichter Fernsprechewagen) veicolo usato per stendere i cavi telefonici, poteva portare tre rulli di cavo, due sui parafanghi anteriori ed uno nella abitacolo, stendendo cavi contemporaneamente da tutti e tre.
- SdKfz 250/3 - Veicolo per collegamenti radio (Leichter Funkpanzer) Questi veicoli erano forniti di equipaggiamento differente a seconda che dovessero operare come centrale di comando per unità terrestri o per l'aerocooperazione, in quest'ultimo caso il veicolo era fornito di radio FU 7 per i collegamenti aria-terra e di radio FU 8 per i collegamenti terra-terra. Fra questi veicoli era compreso anche il Greif, descritto nel seguito di questa voce.
- SdKfz 250/4 - Veicolo da osservazione (Leichter Beobachtungpanzerwagen), questo veicolo fu costruito a partire dal 1943 in poi in sostituzione del SdKfz 253, di cui aveva lo stesso ruolo tattico, cioè veicolo per osservare il tiro delle unità di Sturmgeschütz.
- SdKfz 250/5 - Veicolo da osservazione (Leichter Bobactungspanzerwagen), simile esternamente al SdKfz 250/3, per la presenza delle antenne radio.
- SdKfz 250/6 - Veicolo per il trasporto di munizioni (Leichter Monitionspanzerwagen Ausf. A für Sturngsechütz 7,5 cm Kanone (Kurz) Ausf A bis E). Basta la traduzione del nome tedesco per chiarine l'impiego tattico: "Trasporto munizioni corazzato leggero Mod. A per il cannone da 7,5 cm (corto) su Sturmgeschütz Mod da A e E". Con lo stesso numero distintivo esisteva anche il Modello B, adattato per il trasporto delle munizioni per il 7,5 cm lungo degli Sturmgeschütz III Modello F e G.
- Sdkfz 250/7 - Veicolo portamortaio (Leichter Schützenpanzerwagen (Schwewrer Ganatwerfer)) armato con il mortaio 8 cm GrW 34. Con lo stesso numero era indicato il veicolo che portava le munizioni per il mortaio (66 colpi).
- SdKFz 250/8 - Veicolo per l'appoggio della fanteria (Leichter Schützenpanzerwagen mit 7,5 cm KwK 37), armato con il cannone da 75 mm KwK 37 (quello montato sui primi modelli del PzKpfw IV), costruito a partire dal 1943, quando si resero disponibili grosse quantità di questo cannone, dato che non doveva più essere montato sui carri a cui era destinato e fu sviluppato un affusto che poteva essere installato su qualsiasi veicolo. In alcune foto è visibile una MG 42 coassiale, che funge da "ranging" per il cannone.
- SdKfz 250/9 - Veicolo armato con cannone 2 cm KwK 38 in torretta (Leichter Schützenpanzerwagen (2 cm)). Si trattava di un veicolo da ricognizione, utilizzante la stessa torretta dell'autoblindo SdKfz 222. Il vantaggio del veicolo semicingolato sulle autoblindo (totalmente ruotate) era dato dal fatto di avere una migliore capacità di movimento fuori strada.
- SdKfz 250/10 Veicolo armato con cannone da 37 mm (Leichter Schetpanxerwagen (3,7 cm PaK)). Armato con un cannone 3,7 cm PaK 35/36, con varie versioni di scudo (dipendenti essenzialmente dagli uomini che operavano il veicolo) fu in servizio a partire dalla campagna di Francia, utilizzato ufficialmente dai comandanti di plotone (analogamente al SdKfz 251/10). Questo veicolo ebbe una vita operativa abbastanza breve, sostituito dal SdKfz 250/11 e dal SdKfz 250/8.
- SdKfz 250/11 - Veicolo armato con il cannone da 2,8 cm decalibrato (Leichter Schützenpanzerwagen (Schwere Pasnzerbüchse 41)). Constata l'inefficacia del 3,7 cm PaK 36 contro i carri sul fronte orientale, fu installato sul mezzo il 2,8 cm sP2B 41, si trattava di un cannone controcarri di solo 28 mm di calibro, che sparava proiettili autodecalibranti a 2 cm, in questo modo il cannone (di peso estremamente ridotto) riusciva da avere una velocità alla bocca di 1400 m/s con una penetrazione su piastra di acciaio a 30° di 41 mm a 800 m.
- SdKfz 250/12 Veicolo telemetrico di artiglieria (Leichter Messtrupppanzerwagen). Veicolo per il trasporto degli osservatori del tiro dell'artiglieria e del relativo equipaggaimento.
Oltre alle varianti indicate sopra ne furono costruite altre non ufficiali, per esempio un veicolo armato con la mitragliera 2 cm FlaK 38 (contro bersagli aerei) o con la stessa mitragliera nella versione KwK 38 (contro bersagli terrestri).
[modifica] Veicoli similari
Sul telaio del SdKfz 250 furono costruiti anche due veicoli similari, con una sovrastruttura diversa, non più a cielo aperto, ma con una blindatura superiore.
Il SdKfz 252 era un veicolo per il trasporto di munizioni (Leichter gepanzerter Munitionspanzerkfraftwagen), fu costruito insieme ai prima serie di SdKfz 250, con il compito tattico di trasportare le munzioni per gli Sturmgeschütz III. Il veicolo (totalmente chiuso) aveva due botole sul tetto per il trasferimento delle munizioni. Dall'impiego fu evidente che lo stesso compito poteva essere svolto da un SdKfz 250 con leggere modifiche, quindi fu sostituito nel 1941 dal SdKfz 250/6.
Il SdKfz 253 era un veicolo per l'osservazione del tiro di artiglieria (Leichter gepanzerter Beobachtungskraftwagen), anche questo veicolo fu costruito con la prima serie di SdKfz 250, destinato a fornire osservazione per il tiro indiretto delle formazioni di Sturmgeschütz III, il compartimento, protetto anche superiormente, aveva piastre frontali di 18 mm (invece dei 14,5 del SdKfz 250) ed era fornito di radio FU 15 ad onde ultracorte, compatibile con gli apparecchi installati sugli StuG III. Erano previste due botole sul tetto (come il SdKfz 252, da cui è distinguibile esternamente solo per le antenne radio) per permettere agli osservatori di svolgere il loro compito. Anche questo veicolo uscì di produzione nel 1941, sostituito dal SdKfz 250/4.
[modifica] Il Greif
Fra i quasi 6000 SdKfz 250 costruiti, il più noto è certamente il SdKFz 250/3 targato WH 37036 battezzato Greif (Grifone), utilizzato dal Feldmaresciallo Rommel,in Nord Africa. Questo non era l'unico veicolo utilizzato da Rommel come comando mobile, dato che utilizzava normalmente anche un'autoblindo Dorchester, catturata agli Inglesi, battezzata Moritz ed un aereo Fi 156 Storch (cicogna) per la ricognizione.
[modifica] Riferimenti
- AAVV - War machine - Aerospace Publishing Ltd (London UK, 1985), tradotto in italiano da Mario Bucalossi et al. col titolo Armi da Guerra per Istituto Geografico De Agostini (Novara, 1986)
- (EN) Peter Chamberlain e Hilary L. Doyle - German Army Semi-tracked vehicles - Light armoured personnel carriers - MAP Publications Hemel Hempstead (UK) (1971)
- Alberto Pirella - Proiettili, cannoni, semoventi controcarro e trattori dell'esercito tedesco 1936-1945 -Intergest (1976)
- (EN) Bruce Quarrie - Panzers in the desert - PSL (Cambridge -UK) (1978) - ISBN 0-85059-315-8