Pensiero unico
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L'espressione pensiero unico (dal francese "pensée unique") intende descrivere l'egemonia culturale odierna del neoliberismo come ideologia.
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[modifica] Concetti fondamentali
Il termine pensiero unico esprime una critica a quello che viene visto come un populismo da parte di movimenti ed organizzazioni di sinistra come Attac. Il termine intende puntualizzare la crescente riduzione del dibattito politico a temi imposti dall'alto come, per esempio, si rivela nettamente nel famoso argomento populistico TINA- ("There Is No Alternative", non ci sono alternative) di Margaret Thatcher ex primo ministro del Regno Unito ed ampiamente adottato da altri politici (per esempio Gerhard Schröder (ex primo ministro della Germania) tradusse l'argomentazione (tedesco: "Es gibt keine Alternativen...")[1].
L'espressione fu coniata a gennaio 1995 in un editoriale di Le Monde diplomatique [2], [3] da parte di Ignacio Ramonet, che è direttore responsabile di "Le Monde diplomatique" e membro speciale onorario di Attac. Così egli lo definisce: Il fondamento del pensiero unico è il concetto del primato dell'economia sulla politica, tanto più forte in quanto un marxismo distratto non lo contesterebbe.
[modifica] Bibliografia
La Pensée unique : Le vrai procès (Pensiero unico : il vero procèsso), opera collettivo (Philippe Tesson, Jean-Pierre Thiollet, Alain Griotteray, Françoise Thom, Michel Godet, Jean Foyer...), Parigi, Economica — Jean-Marc Chardon et Denis Lensel ed., 1998.
[modifica] Note
- ^ http://archiv.spd.de/servlet/PB/menu/1011220/1034840.html
- ^ http://www.rcq3.org/Pagine/nuovo10.html
- ^ http://www.monde-diplomatique.fr/1995/01/RAMONET/1144