Miles gloriosus
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Miles gloriosus | |
di Plauto
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Commedia in cinque atti
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Titolo originale | Miles gloriosus |
Lingua originale | latino |
Genere | Commedia latina |
Ambientazione | Una strada ad Efeso |
Composto nel | Tra il III e il II secolo a.C. |
Personaggi:
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Miles gloriosus (Il soldato fanfarone) è una commedia scritta dall'autore latino Plauto tra la fine del III e l'inizio del II secolo a.C.
Il titolo è riferito al soldato Pirgopolinice, un millantatore noto per le sue spropositate ed infondate vanterie. Ma il soldato verrà punito dal solito servo furbo che, alleato con altri personaggi, permetterà alla ragazza che il soldato ha rapito di ricongiungersi con il suo padrone. In realtà quasi la metà dei versi escono dalla bocca del servo Palestrione, che, con i suoi piani che gli fanno più volte meritare il titolo di architetto, è il vero protagonista della scena.
Indice |
[modifica] Personaggi
I personaggi di questa commedia hanno spesso dei nomi parlanti: in grado di rivelarnee il carattere o gli atteggiamenti più tipici.
- Pirgopolinice, da sempre è l'emblema del soldato fanfarone (il nome, un composto di tre parole, significa in greco: 'espugnatore di torri e di città' da Pyrgo (torre), polis (città) e nike (vittoria)), una delle maschere della Palliata: esagerato nelle sue vanterie, sia in fatto di donne, che di azioni guerresche o di parentele illustri; sembra vivere su un altro pianeta, tanto da non mettere mai in dubbio se stesso e da ritenersi sempre nel giusto. In realtà da alcune scene traspare un personaggio insicuro con le donne per le quali si eccita molto facilmente, come un novellino.
- Artotrogo (cioè rosica-pane), il parassita di Pirgopolinice compare solo nel primo atto. La sua funzione, che si esaurisce subito, è quella di spalleggiare nelle sue vanterie Pirgopolinice, per ottenere del cibo. Le esagerazioni delle sue lodi sono pari soltanto alla sua fame, come si addice a questa maschera della commedia latina del III secolo. È molto furbo nel far credere a Pirgopolinice delle bugie: aver affrontato e ucciso soldati e belve ed essere un guerriero invincibile.
E dice che le donne lo cercano sempre e gli dicono in continuazione: "È Achille costui?" e lui risponde "No, è suo fratello". In altra scena Pirgopolinice si dimostra negato nei calcoli aritmetici e Artotrogo li sbaglia apposta per farsi apprezzare dal soldato.
- Filocomasia, la cortigiana rappresenta la preda del soldato da restituire all' adulescens. Come tutte le donne è astuta ed abile ingannatrice.
- Pleusicle, il giovane è di poco spessore, non è lui che organizza l'inganno anzi: a volte la sua impulsività è fuori posto, potrebbe permettere a Pirgopolinice di scoprire tutto.
- Palestrione, il furbo schiavo di Pleusicle organizza come un regista i suoi attori, che oltre a dire ciò che lui gli fa dire si vestono con dei veri e propri costumi di scena. Tiene sotto controllo la vicenda e la fa sviluppare nella direzione che preferisce.
- Periplectomeno, il vecchio vicino di casa di Pirgopolinice aiuta da scapolo scaltro (ma non gaudente) il giovane Pleusicle, figlio di un suo amico. Dimostra la sua saggezza e giustizia, forse non adeguate ad una commedia plautina, in una lunga digressione sulle sue virtù di amico, conviviale e cittadino.
- Acroteleuzio e Milfidippa, entrambe meretrici. La seconda, anche se subordinata alla prima, ricopre uno spazio maggiore, anche se in un ruolo di minore importanza per l'obiettivo finale. Donne, cioè, per la cultura classica, ingannatrici e subdole, delle maghe della recitazione, soprattutto quando tesa a far der male (come ammette la stessa Acroteleuzio). Pedine importanti, al pari di Filocomasio, nello scacchiere di Palestrione.
- Sceledro, schiavo di Pirgopolinice. Il suo compito era tener sotto controllo Filocomasio ma, dopo dei dubbi iniziali, viene agevolmente gabbato da Palestrione.
Altri personaggi di contorno sono Lurchione, uno schiavo di Pirgopolinice, uno schiavetto di Periplecomeno, ed il cuoco Carione che, aiutato da altri schiavi, partecipa al concitato epilogo della vicenda.
[modifica] La storia
Filocomasio, giovane cortigiana, e Pleusicle, cittadino ateniese, sono innamorati. Mentre Pleusicle è ambasciatore a Naupatto, arriva ad Atene Pirgopolinice che la porta con sé ad Efeso. Sulle tracce dell'amata del padrone si mette subito Palestrione, ma la sua nave viene abbordata dai pirati, che lo vendono proprio a Pirgopolinice. Lo schiavo riesce a far sapere al padrone dove si trova, così Pleusicle arriva a Efeso e viene ospitato da Periplecomeno, un vecchio che era stato ospite ad Atene del padre del ragazzo.
[modifica] I atto
Artotrogo loda, non senza ironia, Pirgopolinice, occupato nelle sue vanterie di fatti mai accaduti, come aver ucciso un elefante con un solo piccolo pugnetto. Poi i due si dirigono al foro per dare la paga ad alcuni mercenari assoldati da Pirgopolinice.
[modifica] II atto
Palestrione espone il soggetto della commedia, e spiega come forando il muro divisorio tra la casa di Pirgopolinice e di Periplectomeno, riesce a far incontrare furtivamente i due innamorati. Periplectomeno esce imprecando da casa sua: un servo del soldato, rincorrendo una scimmia sul tetto, ha visto i due giovani che si baciavano. Palestrione illustra al vecchio il suo piano, affinché Pirgopolinice non scopra niente: bisogna far credere che ad Efeso è giunta la sorella gemella di Filocomasio con il suo innamorato, e che i due risiedono a casa del vecchio. Sceledro esce di casa giurando di aver visto Filocomasio baciarsi con un giovane. Palestrione dimostra allo schiavo che si tratta della sorella gemella della ragazza. Periplecomeno minaccia Sceledro per aver accusato una sua ospite, e gli fa giurare di non dire niente a Pirgopolinice.
[modifica] III atto
Pleusicle si scusa con Periplectomeno di doverlo costringere a prender parte all'inganno, il vecchio viene lodato dal giovane e da Palestrione che ne espone le virtù, poi conferma come cosa nefasta prendere in moglie una donna dalla ricca dote. Palestrione comunica agli altri due uomini il suo piano, necessita di due meretrici: una finga di essere la moglie di Periplectomeno e di essere innamorata di Pirgopolinice. Il vecchio e il giovane se ne vanno, Palestrione chiama Sceledro. Esce Lurchione, siparietto tra i due, poi Lurchione se ne va. Periplectomeno conduce da Palestrione Acroteleuzio e Milfidippa, lo schiavo verifica se il suo piano è stato compreso, le due meretrici si dimostrano all'altezza della situazione.
[modifica] IV atto
Arriva Pirgopolinice vantandosi, Palestrione gli annuncia dell'amore della moglie di Periplectomeno. Il soldato è entusiasta e chiede a Palestrione opinioni su cosa fare di Filocomasio, lo schiavo consiglia di mandarla via: ha saputo che la vecchia madre, insieme alla sorella gemella, sono venute a chiedere di lei. Arriva Milfidippa che funge da ambasciatrice di Acroteleuzio, la donna e lo schiavo ingannano abilmente un Pirgopolinice smanioso e sicuro di sé. Pirgopolinice va a chiedere a Filocomasio di andarsene. Giungono le due meretrici in compagnia del giovane, Palestrione dà le ultime direttive, Pleusicle promette allo schiavo la libertà appena tornati ad Atene, poi se ne vanno. Pirgopolinice esce soddisfatto per il fatto che la sua decisione è stata accolta da Filocomasio, la quale ha acconsentito di essere donata a Palestrione. Arrivano Acroteleuzio e Milfidippa, Pirgopolinice viene invitato a raggiungerla in seguito nella casa del vecchio. Dopo la scomparsa dalla scena delle due donne, arriva Pleusicle, vestito da capitano della nave che deve riportare Filocomasio ad Atene. Sia la ragazza che Palestrione fingono di non voler lasciare il soldato, che li invita alla ragionevolezza. Dalla casa di Periplectomeno esce uno schiavetto, finge di essere un ambasciatore di Acroteleuzio e lo invita ad entrare nella casa del vecchio.
[modifica] V atto
Pirgopolinice viene portato fuori di peso dalla casa di Periplectomeno. Mentre lo bastonano, il vecchio, il cuoco Curione ed altri schiavi minacciano di evirarlo. Poi lo lasciano libero facendogli promettere di non meditare ripercussioni. Arriva Sceledro che racconta al suo padrone di aver visto Filocomasio baciarsi con Pleusicle: il soldato mangia la foglia ormai troppo tardi.
[modifica] Commedia dei record
Questa è la commedia più lunga di Plauto (1437 versi), quella più ricca di dialoghi a scapito delle parti cantate (solo il 5%) ed una di quelle con il maggior numero di personaggi (quelli parlanti sono ben dodici). Essa trae spunto non solo dall'Alazon di Menandro, come fa dire Plauto al servo furbo nel II atto, ma anche dal Fantasma e dall'Adulatore, altre due opere del commediografo greco.
[modifica] Voci correlate
Commedie di Plauto (ca. 250 ~ 184 a.C.) | ||
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