Mario Baldassarri (economista)
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Parlamento Italiano Senato della Repubblica |
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Sen. Mario Baldassarri | |
Luogo nascita | Macerata |
Data nascita | 10 settembre 1946 |
Professione | Docente universitario, consulente, pubblicista, ricercatore |
Partito | Il Popolo della Libertà |
Legislatura | XV Legislatura |
Gruppo | Alleanza Nazionale |
Circoscrizione | Marche |
Incarichi parlamentari | |
Membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio) Membro della Commissione per la semplificazione della legislazione |
Mario Baldassarri (Macerata, 10 settembre 1946) è un economista, docente e politico italiano. Già viceministro dell'Economia e delle Finanze, è senatore di Alleanza Nazionale.
Indice |
[modifica] Carriera accademica
Ottenuta la laurea in economia nel 1969, si è specializzato presso il Massachusetts Institute of Technology seguendo gli insegnamenti di Franco Modigliani, Robert Solow e Paul Anthony Samuelson. Ha ottenuto ancora trentenne una cattedra universitaria, insegnando principalmente all'Università di Bologna come ordinario di Economia (1980-1988), per poi entrare nella facoltà di economia dell'Università "La Sapienza" di Roma. Ha insegnato anche all'Università di Torino e all'Università "Cattolica" di Milano.
[modifica] Carriera tecnico-politica
Negli anni Ottanta ha ricoperto per sei anni il ruolo di consigliere d'amministrazione dell'ENI, e per quattro anni quello di consigliere economico all'EFIM.
È stato consigliere economico presso il Ministero delle Finanze, il Ministero del Bilancio, il Ministero del Tesoro, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Confindustria.
Nel 2001 si è candidato alla Camera dei deputati nel collegio di Macerata: sostenuto dalla Casa delle Libertà, ottenne il 43,7% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante dell'Ulivo Valerio Calzolaio.
Nel governi Berlusconi II e III ha ricoperto l'incarico di viceministro per l'Economia e le Finanze (2001-2006).
Nelle elezioni politiche 2006 è stato eletto senatore con Alleanza Nazionale.
[modifica] Eventi controversi
Il 3 Aprile 1978 (al tempo era docente presso l'Università di Bologna) partecipa, insieme ad Alberto Clò e a Romano Prodi (all'epoca, in base a quanto riferito nelle audizioni, tutti e tre vicini alle posizioni politiche della Democrazia Cristiana), ad una famosa seduta spiritica e svoltasi nella casa di Clè sui colli bolognesi, durante il rapimento di Aldo Moro, in cui sarebbero satti comunicati dal piattino i nomi Viterbo, Bolsena e Gradoli, che, una volta comunicati alle autorità, porteranno ad una ricerca dello statista nella cittadina di Gradoli, sul Lago di Bolsena (si scoprirà coincideva con il nome della strada in cui si trovava uno dei covi romani delle Brigate Rosse). Sia Prodi (ascoltato dalla Commissione Moro), che Clò, oltre allo stesso Baldassarri (ascoltati dalla Commissione Stragi), affermeranno di non aver effettuato altre sedute spiritiche dopo di quella, confermando però la genuinità della stessa (alla critica sul fatto che qualcuno avrebbe potuto guidare il piattino, facendogli produrre i nomi senza che li altri partecipanti se ne rendessero conto, Clò sostenne che la parola "Gradoli", così come "Bolsena" e "Viterbo", si erano formate più volte e con partecipanti al differenti).[1] [2]
[modifica] Note
- ^ audizione Mario Baldassarri, Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, 35' seduta, 17 giugno 1998
- ^ audizione Alberto Clò, Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, 36' seduta, 23 giugno 1998
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito personale
- Scheda del sito del Senato
- Audizione della commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo relativa alla "seduta spiritica" del Caso Moro
- Scheda su openpolis.it di Mario Baldassarri (economista)