Marc Ouellet
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Cardinale | |
Marc Ouellet della Chiesa cattolica |
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Arcivescovo di Quebec | |
titolo Cardinale Presbitero di Santa Maria in Traspontina |
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Nato | 8 giugno 1944, La Motte |
Ordinato sacerdote |
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Consacrato vescovo |
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Vescovo | |
Proclamato cardinale |
21 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Deceduto | |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali biografia dati |
Marc Ouellet (8 giugno 1944) è un cardinale canadese della Chiesa cattolica, arcivescovo di Quebec e primate del Canada. È stato nominato cardinale il 21 ottobre 2003 da Papa Giovanni Paolo II.
È nato nel 1944 a La Motte, piccolo centro nei pressi della città di Amos, nello stato canadese del Quebec.
Durante la sua carriera ecclesiastica sacerdotale è stato professore e rettore di seminario; consacrato vescovo da Giovanni Paolo II, è entrato nel 2001 nella Curia Romana come segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
Dal 15 novembre 2002 è arcivescovo di Quebec e primate del Canada ed è stato considerato come uno dei più strenui difensori delle fede cattolica nella gerarchia religiosa canadese, anche in seguito alle posizioni prese in occasione della "Rivoluzione tranquilla" degli anni '60 avvenuta a suo giudizio troppo precocemente.
È uno dei membri associati a Communio (rivista), la rivista teologica fondata, tra gli altri, da Joseph Ratzinger e Hans Urs von Balthasar e improntata a temi moderati e conservatori; il cardinale ha appoggiato il ritorno all'adorazione ecucaristica ed alla reintroduzione del Canto gregoriano.
Ouellet parla correntemente sei lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, italiano e tedesco ed è conosciuto anche per il suo lavoro come missionario in Sudamerica.
All'ultimo conclave ha votato come cardinale elettore e, secondo alcuni osservatori è stato egli stesso uno dei papabili; il National Catholic Reporter lo ha collocato infatti tra i primi venti porporati con le più alte possibilità di essere eletto al soglio pontificio, mentre secondo altri la sua elezione sarebbe stata appoggiata dallo stesso Ratzinger, divenuto poi papa Benedetto XVI.