Madame de La Fayette
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« Prima di lei si scrivevano, in stile ampolloso, cose poco verosimili. » | |
(Voltaire, Le siècle de Louis XIV.)
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Madame de La Fayette (nome completo Marie-Madeleine Pioche de la Vergne; Parigi, 16 marzo 1634 – Parigi, 25 maggio 1693) è stata una scrittrice francese. Viene considerata l'inventrice del romanzo moderno.
Madame de La Fayette o LaFayette dal cognome del marito, nasce a Parigi da famiglia della piccola nobiltà francese, prima di tre sorelle.
Nel 1650 sua madre, rimasta vedova, si risposa con Renaud de Sévigné, zio della letterata Marie de Sévigné, con la quale stringerà una forte e duratura amicizia destinata ad appassionarla all'arte della scrittura. Il patrigno, coinvolto nella Frode, fu esiliato nel 1652. Marie-Madeleine seguì il patrigno nel suo esilio e ritornò a Parigi solo per il matrimonio con il conte de Lafayette, un matrimonio di interesse tra un nobile spiantato e una ricca ereditiera. Per i primi anni, Madame de Lafayette visse in campagna con il marito ma poi, tornata a Parigi e diventata dama di corte di Enrichetta d’Inghilterra, visse separata dal marito col quale mantenne però sempre dei rapporti di amicizia e che continuò ad aiutare ogni volta che fu possibile.
Attraverso la cugina Marie, conosce François de La Rochefoucauld, al quale resterà legata per tutta la vita da un'affettuosa amicizia e da un ancor più intensa complicità intellettuale. In compagnia dello scrittore frequenta tutti i salotti culturali di Parigi, confrontandosi con i maggiori intellettuali dell'epoca, come Jean Racine e Nicolas Boileau.
Delle numerose opere di Madame de La Fayette - spesso firmate con pseudonimi in quanto era considerato sconveniente per una donna del suo rango esercitare l'arte della scrittura - la più importante è certamente il romanzo La principessa di Clèves, dato alle stampe nel 1678. Tale romanzo è considerato da molti critici, Voltaire compreso, come il capostipite dei moderni romanzi d'analisi e psicologici francesi.
Accompagnato da un grande battage pubblicitario (su «Le Mercure galant» si aprì un dibattito con i lettori riguardo a l’aveau della protagonista, ossia sull’opportunità o meno della confessione che la principessa fa al marito del suo amore per il duca di Nemours), il romanzo ottenne un grande successo al quale non fu estranea l’abitudine a dibattere temi amorosi che i salotti delle Preziose avevano creato. La scelta finale della protagonista, rimasta vedova, di rifiutare il matrimonio con Nemours e di vivere «chez elle», poco compresa allora e meno ancora oggi, è una chiara conseguenza della condivisione da parte di Madame de La Fayette degli ideali delle Preziose e non può essere spiegata correttamente se non si tiene conto della sua appartenenza a questo gruppo e di quanto non solo la scrittura ma anche il modo di pensare e di agire di Madeleine de Scudéry avessero influenzato i romanzi di Lafayette. La principessa di Clèves non è quindi l’isolato capolavoro della donna a cui viene riconosciuto dalla critica di aver dato origine al romanzo psicologico moderno ma il frutto maturo di una tradizione femminile che proprio nel romanzo ha trovato la forma ideale di espressione. Negli anni seguenti furono scritte le Mémoires de la Cour de France pour les années 1688 e 1689, pubblicate però dopo la morte della scrittrice avvenuta a Parigi nel 1693.
Tra le altre opere narrative e memorie della Corte di Francia, è degna di nota la Storia di Enrichetta di Inghilterra, scritta insieme alla stessa Enrichetta Anna Stuart e stampata postuma nel 1720.
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