Luca De Filippo
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Luca De Filippo (Roma, 3 giugno 1948) è un attore e regista italiano di teatro, figlio di uno dei massimi commediografi del Novecento, Eduardo.
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[modifica] Biografia
Inizia a calcare il palcoscenico ancora bambino, portato in scena dal padre Eduardo nella commedia scarpettiana Miseria e nobiltà che lo vide esordire, nel 1956, nella parte di Peppeniello).
Dall'età di vent'anni recita col padre sia in teatro che in riduzioni televisive in numerosissime commedie eduardiane come, tra le tante, Sabato, domenica e lunedì, Filumena Marturano, Non ti pago, Napoli milionaria!, Uomo e galantuomo, Natale in casa Cupiello, Le voci di dentro cimentandosi anche con Pirandello (Berretto a sonagli) e in svariate commedie di Eduardo e Vincenzo Scarpetta (O' tuono 'e marzo, ’Na santarella, Tre canzune fortunate).
Dopo il ritiro del padre dalle scene, fonda una sua compagnia, La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo che dal 1981 porta in scena sia i lavori eduardiani come Ditegli sempre di sì, [[Non ti pago]], Uomo e galantuomo, Napoli milionaria!, L'Arte della Commedia e Le voci di dentro ma anche lavori di Molière (Don Giovanni, [[Tartufo]]) e Pirandello (Il piacere dell'onestà) interpretata da Umberto Orsini in cui è solo regista.
Non mancano nel suo repertorio direzioni di commedie e drammi del teatro contemporaneo, come La casa al mare di Vincenzo Cerami (1990) e Aspettando Godot di Samuel Beckett (2001). Nel (1997) interpreta assieme ad Anna Galiena L'amante di Harold Pinter con la regia di Andrée Ruth Shammah.
Lavora anche in televisione con le miniserie Quel negozio di Piazza Navona (1969), Naso di cane (1987) e Sabato, domenica e lunedì (1990), mentre al cinema interpreta il padre di Silvio nel film di Gabriele Muccino, Come te nessuno mai.
[modifica] Curiosità
Cosi disse del figlio, Eduardo, a Taormina nel 1984, in occasione della sua ultima apparizione in pubblico:
« Non ha avuto privilegi Luca, ha fatto la gavetta come tanti giovani, ma ce l'ha fatta. Perché vi parlo di lui? Non l'ho mai fatto in passato: questa é la prima volta. Vi parlo di lui perché senza di lui il mio cuore avrebbe cessato già di battere. E invece batte ancora, e palpiterà sempre, anche un domani, quando sarò morto. » |
[modifica] Onorificenze
Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
— Roma, 26 maggio 2004. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[1]