Grande incendio di Chicago
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Il grande incendio di Chicago è stato un disastro nella città di Chicago in cui presero fuoco e furono distrutti circa 6 km2 della città. Il disastroso incendio bruciò per 3 giorni, dall'8 ottobre al 10 ottobre 1871. È tristemente famoso per essere una delle catastrofi statunitensi più grandi del XIX secolo, in cui persero la vita centinaia di persone.
La ricostruzione, avvenuta immediatamente dopo l'estinzione dell'incendio, ha avviato un processo che ha portato Chicago ad essere una delle più importanti città americane.
[modifica] Origine
Il fuoco ha trovato origine intorno alle 21:00 di lunedì 8 ottobre, in un piccolo capanno adibito a stalla di proprietà delle sorelle O'Leary, vicino alla DeKoven Street 137. La causa storica dell'origine dell'incendio è una mucca che, calciando una lanterna, l'avrebbe fatta cadere sul fieno del pavimento, dando origine al disastroso incendio. Michael Ahern, il giornalista che creò questa versione, ammise nel 1893 che avrebbe inventato tutto per rendere la storia più colorita [1]
Il diffondersi del fuoco fu permesso dal massiccio uso del legno nella costruzione degli edifici, dal forte vento che soffiava verso nord-ovest, e la siccità che dominava in quei giorni. L'amministrazione cittadina ha compiuto a sua volta i propri errori, non reagendo con la dovuta velocità, con esiti fatali[citazione necessaria].
[modifica] Diffusione
I vigili del fuoco non risposero alla prima segnalazione, mandata da una farmacia verso le 21:40, pensando che la nuvola di fumo nel cielo provenisse da un incendio del giorno prima[citazione necessaria]. Solo quando il fuoco guadagnò territorio i vigili del fuoco realizzarono che si trattava di un nuovo incendio, e mandarono le pompe, ma nella direzione sbagliata.
Seguirono vari tentativi di fermare le fiamme, ma tutti fallirono, contrastati dal clima, caldo e secco, ed il forte vento che aiutava la diffusione delle fiamme. Il sindaco di Chicago arrivò addirittura al punto di chiedere aiuto alle città limitrofe, ma a quel punto l'incendio era troppo vasto da contenere. Dal momento che l'incendio distrusse anche l'acquedotto, i pompieri rinunciarono allo spegnimento delle fiamme, e il disastro continuò ad espandersi attraversando anche il fiume di Chicago, il Chicago River.
Presi dal panico, i cittadini cominciarono a scappare e di conseguenza il sindaco, per calmare il clima che si era formato, mise la città sotto legge marziale.
Il fuoco alla fine si esinse, aiutato dai venti in diminuzione e una lieve pioggia che cadde lunedì notte.
Più di 120 km di strade vennero distrutte, 190 km di marciapiedi, 2000 lampioni, 17500 edifici, e 222 milioni di dollari di proprietà, circa un terzo del valore dell'intera città. Di 300.000 abitanti, 90.000 restarono senza abitazione. Il fuoco superò addirittura in grandezza l'incendio di Mosca del 1812. Dopo lo spegnimento, furono recuperati 125 corpi, per un totale stimato di 200-300 vittime (che, considerata la portata del disastro, è un numero piuttosto piccolo); dopo l'incendio, infatti, diversi disastri portarono via parecchie più vite, dal fuoco del teatro Iroquois nel 1903 (600 vittime) all'affondamento di una nave sul Chicago River, nel 1925 (835 vittime).
La ricostruzione fu repentina, e durò qualche anno; tra gli edifici costruiti ex novo, va menzionato l'Home Susurance Building, il primo grattacielo della storia.
[modifica] Riferimenti
- ^ The O'Leary Legend: Museo della storia di Chicago . URL consultato il 2007-03-18.