Giuseppina di Leuchtenberg
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Giuseppina di Leuchtenberg (nome completo Joséphine Maximilienne Eugénie Napoléone de Beauharnais) (Milano, 14 marzo 1807 – Stoccolma, 7 giugno 1876) fu Regina di Svezia e Norvegia dal 1844, come consorte di Oscar I di Svezia.
[modifica] Biografia
Giuseppina era la figlia maggiore di Eugenio di Beauharnais (1781-1824), duca di Leuchtenberg, e di Augusta di Baviera (1788-1851), figlia a sua volta del re Massimiliano I di Baviera (1756-1825).
Era una discendente, per linea materna, di Gustavo Vasa, re di Svezia nella prima metà del XVI secolo e, sempre per linea materna, anche di Cristiano II, ricordato come il Tiranno.
Giuseppina sposò, nel palazzo di Leuchtenberg a Monaco il 22 maggio del 1823, il principe ereditario di Svezia e Norvegia Oscar (1799-1859), futuro re con il nome di Oscar I, unico figlio del re Carlo XIV (1763-1844) e della regina Desideria (1777-1860). Il 19 giugno dello stesso anno si tenne una cerimonia anche a Stoccolma.
Dal loro matrimonio nacquero cinque figli; nonostante la madre fosse di religione cattolica acconsentì che essi venissero educati secondo la religione luterana. Furono:
- Carlo, nato nel 1826 e morto nel 1872, futuro re di Svezia e Norvegia, sposò nel 1851 Luisa dei Paesi Bassi (1828-1871);
- Gustavo, duca di Uplandia, nato nel 1827 e morto nel 1852;
- Oscar, nato nel 1829 e morto nel 1907, futuro re di Svezia e Norvegia, sposò nel 1857 Sofia di Nassau (1836-1913);
- Eugenia, nata nel 1830 e morta nel 1889;
- Augusto, duca di Dalecarlia, nato nel 1831 e morto nel 1873, sposò nel 1864 Teresa di Sassonia-Altenburg.
Al suo arrivo in Svezia Giuseppina portò con se numerosi e preziosi gioielli provenienti dalle prestigiose gioiellerie di Parigi. Erano l'eredità dalla nonna paterna Giuseppina, imperatrice di Francia. Ancora oggi questi gioielli appartengono alla famiglia reale svedese.
Nel 1824, divenuta viceregina di Norvegia, soggiornò qualche mese con il marito nella capitale norvegese Kristiania, oggi Oslo.
Nel 1844, a seguito della morte di Carlo XIV, Oscar e Giuseppina divennero nuovi sovrani di Svezia e Norvegia.
Nel suo nuovo ruolo Giuseppina si occupò soprattutto di opere di carità. Si impegnò personalmente nella lotta per la concessione della libertà religiosa, che venne permessa nel 1860.
Nella vita privata le sue passioni furono il giardinaggio e la pittura. Il suo interesse per l'arte fu attivo e spontaneo, e si manifestò nel generoso supporto dato alla carriera della pittrice Sofia Aldersparre 1808-1862 e a quella della scultrice Elena Isenberg. Essa incoraggiò anche l'inclinazione artistica della figlia più giovane Eugenia, che diventò un'artista amatoriale di talento.
Morì nella città si Stoccolma all'età di sessantanove anni nel 1876. I suoi funerali furono celebrati secondo il rito cattolico.
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