Dialefe
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In metrica, la dialèfe è il conteggio della vocale finale d’una parola e della vocale iniziale di quella successiva come appartenenti a due sillabe diverse.
- che la diritta viaˇera smarrita. (Dante, Inferno, I ,3)
Essa è di solito favorita da pause grammaticali o dall'inversione dell'ordine logico delle parole.
Nella poesia due-trecentesca è molto diffusa dopo la congiunzione "e", soprattutto dopo parole che assorbendo il suono e muterebbero di significato.
- d'infantiˇe di femmineˆe di viri (Inf. IV, 30) - Si noti come nel secondo caso il suono è assorbito per sinalefe.
Analogamente diffusa è la dialefe dopo i monosillabi a, e, o, che, né, se, ma... Inoltre, sempre in poeti quali Dante e Petrarca, è probabile incontrare dialefe dopo gli aggettivi mio, tuo, suo e derivati.
[modifica] Voci correlate
Il contrario della dialefe è la sinalèfe.